Tangentopoli, il Quirinale revoca il titolo di Cavaliere a Duilio Poggiolini
Dopo oltre venti anni dallo scandalo di Tangentopoli, dagli arresti, dai processi e dalle successive condanne per corruzione, il Quirinale ha deciso di revocare il titolo di Cavaliere a Duilio Poggiolini, uno dei nomi simbolo negativo di quella stagione e di un sistema politico corrotto. La Gazzetta Ufficiale infatti ha appena pubblicato il comunicato del Segretariato generale del Quirinale che revoca l'onorificenza all'ex direttore generale del Servizio Farmaceutico Nazionale della Sanità ai tempi del ministro De Lorenzo. Poggiolini perde quindi i Titoli di Cavaliere, Ufficiale e Grande Ufficiale che gli erano stati conferiti in diverse occasioni negli anni sessanta e settanta quando era uno dei massimi vertici del sistema sanitario nazionale. Solo successivamente, con lo scoppio dello scandalo di Tangentopoli, il nome di Duilio Poggiolini comparve in diverse inchieste della magistratura sul sistema corruttivo.
I lingotti d'oro nascosti nei divani
Poggiolini balzò agli onori della cronaca soprattutto per un episodio dei primi anni '90, quando la magistratura ordinò il sequestro dei suoi beni e la Finanza si presentò nella sua villa romana. Oltre a quadri d'autore, gioielli e mazzette di banconote provenienti da tutto il mondo, le Fiamme Gialle infatti trovarono numerosi lingotti d'oro nascosti in cucina e nelle imbottiture dei divani. Nel 2000 Poggiolini è stato condannato a 7 anni e mezzo per corruzione, ridotti a quattro anni in Appello e in Cassazione. Nel 2011 inoltre la Corte dei Conti lo ha condannato anche a risarcire lo Stato con cinque milioni di euro. Ancora aperta invece la vicenda giudiziaria degli emoderivati infetti che avrebbe causato in Italia oltre 2mila decessi.