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Tangenti su Grandi opere. Mozione di sfiducia M5S-Sel per il ministro Lupi

Il ministro Lupi dovrà riferire in Senato sul suo coinvolgimento nell’inchiesta sulle Grandi Opere. Intanto le opposizioni ne chiedono le dimissioni. Durissimo post sul blog di Grillo e mozione di sfiducia proposta da Sel.
A cura di Biagio Chiariello
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Mancano 46 giorni dall'inaugurazione dell'Expo e l'inchiesta sulle Grandi opere della Procura di Firenze rischia di abbattersi come una mannaia su Matteo Renzi. I nuovi arresti preoccupano Palazzo Chigi che deve fare i conti con la delicata posizione del ministro delle Infrastrutture. Maurizio Lupi respinge ogni accusa, ma intanto i gruppi di M5S e Sel della Camera hanno depositato una mozione congiunta di sfiducia nei suoi confronti. Il capogruppo di Sel  Arturo Scotto ha lanciato la sua proposta “a tutte le opposizione, ad aree del Pd e anche ad altre aree” del Parlamento. “Sarebbe un atto di forza e un segno di interesse reale” per la “scioccante” vicenda dell’inchiesta ‘Sistema’ sottolinea Scotto. Intanto l’assemblea dei capigruppo al Senato ha deciso all’unanimità che Lupi dovrà riferire in Aula a Palazzo Madama.

Grillo contro Lupi

“Al Lupi! Al Lupi!”, ha scritto Beppe Grillo sul suo blog. Il leader dei 5 Stelle non ha usato mezzi termini: “Lupi o è un fallimento come ministro oppure porta sfiga. O entrambe. Le persone che si è messo vicino sono state arrestate dopo anni che agivano indisturbate all'interno delle istituzioni. Perché Lupi le ha scelte e perché le ha coperte?”. Lupi “deve dare spiegazioni, dimettersi e restituirci fino all'ultimo centesimo tutti i quattrini che si è beccato come ministro delle Infrastrutture”, ha aggiunto Grillo. “La risposta all’interrogazione M5S a Lupi di luglio su Incalza è emblematica”  scrive ancora “è stata scritta dal suo avvocato! Non un ministro, ma un difensore d’ufficio. Lupi deve dare spiegazioni, dimettersi e restituirci fino all’ultimo centesimo tutti i quattrini che si è beccato come ministro delle Infrastrutture. Li metteremo nel fondo per il microcredito alle aziende dove vengono versati gli stipendi tagliati dei portavoce M5S in Parlamento”.

Vendola: "La corruzione è nel cuore dello Stato"


Nichi Vendola, leader di Sel, incontrando i giornalisti a Bari ha parlato di “disvelamento di una corruzione che abita nel cuore dello Stato. Credo che bisognerà evitare questa volta di abbandonarsi a proclami moralistici” Per il presidente della Regione Puglia, che oggi ha annunciato il suo matrimonio a maggio col compagno Ed, “c’è l’urgenza e la necessità di radiografare la vita e la resistenza di questo sistema corruttivo che riguarda soprattutto le grandi opere, il cui modello in genere è un modello di tipo emergenziale che procede con lo stile della deroga. Dalle cose che si leggono, lo dico con tutta la cautela, perché poi le posizioni individuali devono essere vagliate dai giudici nei luoghi opportuni – per Vendola – si ha come l’impressione che il trasversalismo della politica in qualche maniera alimenti il mercato della corruzione”.

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