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Tagli alle forze dell’ordine, stop assunzioni: risparmi per 1,5mld euro

Accorpamento per Forestale e Penitenziaria. In pensione 150 agenti ogni mese, 300 uffici chiusi. E’ il piano di tagli e risparmi da 1,5 miliardi di euro per le forze dell’ordine al vaglio del governo Renzi.
A cura di B. C.
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Fusione di Forestale e Penitenziaria, 150 poliziotti in pensione ogni mese, blocco del turn over al 55%,300 uffici chiusi e stop assunzioni. Questo il programma di tagli al vaglio del governo che dovrebbe portare a risparmi da 1,5 miliardi di euro per le forze dell’ordine. A spiegarlo nel dettaglio è Fiorenza Sarzanini sul Corriere della Sera: “Quello dedicato agli organici è il capitolo più importante in materia di spending review. Ma anche il più rischioso. Perché, come è già stato denunciato dai vertici di polizia, carabinieri e Guardia di Finanza, la riduzione degli uomini in servizio indebolisce la funzionalità dei reparti, in alcuni casi mettendo in pericolo l’efficacia del controllo del territorio”.

Le riduzioni pensate dall’esecutivo di Matteo Renzi:

Attualmente la polizia può contarle su 95 mila unità, 105 mila sono i carabinieri e poco meno di 60 mila i finanzieri. Con il blocco delle assunzioni al 55 per cento si può assumere una persona ogni due che vanno via. Anche se poi tutto questo non avviene con regolarità visto che, come più volte denunciato dal Sap, il sindacato autonomo, «in polizia i concorsi sono bloccati da anni e nel 2016 avremo un organico di 87 mila unità ma soprattutto un’età media di 47 anni». Vuol dire – questa è la stima – che nel 2020 ci saranno 80 mila persone in meno, sommando ai 35 mila poliziotti in uscita, 30 mila carabinieri e 15 mila finanzieri. E soprattutto salirà a 53 anni l’età media del personale in servizio”.

 Il problema legato alle retribuzioni delle forze dell’ordine è spiegato da Daniele Tissone, segretario della Silp-Cgil: “Una riduzione media mensile di circa 300 euro lorde per ogni singolo operatore, che sta causando conseguenze gravi per il personale soprattutto in un particolare contesto di difficoltà operative come quello attuale che vede impegnate le forze dell’ordine in situazioni che vanno dalle coste del Mediterraneo fino ai cantieri dell’alta velocità”.

Oltre ai 300 uffici chiusi o accorpati (per un risparmio di poco superiore ai 60 milioni di euro), dovrebbero essere tagliate anche le macchine di servizio e le divise: “Qualche giorno fa – si legge sul Corsera – il segretario del Siulp Felice Romano ha denunciato la mancanza di fondi per provvedere alla manutenzione dei mezzi e addirittura per acquistare le divise dei poliziotti, con gli agenti più anziani che prestano giacche e pantaloni a chi esce in servizio in modo da garantire l’operatività”.

Tagliati anche autovelox ed etilometri:

Gli autovelox e gli etilometri, strumenti fondamentali per la sicurezza che sono ormai pochissimi perché costano troppo e, a causa della scarsità di fondi, non se ne comprano più”, spiega Tissone “aziende ed enti statali donino alla polizia i loro vecchi computer (ad esempio l’Enel a Palermo), oppure che alcuni lavori di ristrutturazione siano finanziati da esterni (Confindustria per un’ala della Squadra Mobile a Palermo). Questa pratica diffusa anche in altre città, ad esempio la Squadra Mobile di Firenze, se da un lato può essere vista come un apprezzamento per il nostro lavoro, dall’altra crea evidenti situazioni d’imbarazzo per chi deve poi occuparsi dell’attività investigativa”.

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