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Stupri di gruppo, il santone scriveva anche pagelle: “Lei malata di testa, non mi diverte”

Un sedicente mago di 69 anni e due suoi complici sono stati arrestati a Torino grazie alla denuncia di una ragazza che aveva subito violenze quando era ancora minorenne. Si indaga per capire quante persone siano state vittime di abusi.
A cura di Susanna Picone
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“All'inizio mi fidavo. Pensavo potesse aiutarmi. Poi si è trasformato in un incubo, non ce la facevo più”. Queste le parole pronunciate dalla ragazza che con la sua denuncia ha consentito di mettere le manette a tre uomini che, a Torino, organizzavano sedute spiritiche che si trasformavano in stupri di gruppo. Uomini che si spacciavano appunto per “santoni” e che, durante i riti consumati soprattutto in una mansarda del capoluogo torinese, hanno abusato per mesi della ragazza, all’epoca dei fatti minorenne. La giovane ha raccontato di aver iniziato a frequentare il sedicente santone, l’insegnante in pensione 69enne Paolo Meraglia, insieme all’ex fidanzato e alla madre di lui. Il giovane è stato arrestato con l’accusa di stupro di gruppo insieme a Meraglia e all’altro complice, il 74enne Biagino Viotti.

Rapporti sessuali di gruppo filmati – Da quanto ricostruito il “santone” Meraglia, attribuendosi poteri in campo esoterico, aveva convinto la ragazza di essere vittima di forti negatività e di doversi sottoporre a dei riti di purificazione. Riti che diventavano rapporti sessuali consumati sotto l'effetto di sostanze stupefacenti. I dirigenti della Squadra mobile hanno spiegato che nel gruppo ognuno aveva un ruolo: c’erano i maestri, gli apostoli, le vestali, i catalizzatori e le ancelle. Ogni trattamento, come documentato nei video realizzati, terminava con rapporti sessuali di gruppo.

Chi è il “santone” Paolo Meraglia – Del  “santone” Meraglia si sa che ha una moglie, malata, e un figlio che adesso si dice incredulo. Nessuno della sua famiglia avrebbe saputo dei crimini che l’ex professore stava commettendo insieme ai suoi complici. Secondo quanto ricostruito da “Leggo”, quel prof non aveva perso neppure lo “stile” dell’insegnante. A quanto pare, infatti, scriveva anche delle “pagelle” per le sue vittime. “Quella vale poco – avrebbe scritto tra le altre cose al complice – non deve venire più”. E ancora: “B. è malata di testa e non mi diverte. Allontanala”. Nelle perquisizioni effettuate nel suo appartamento e nella mansarda che ospitava i “riti di purificazione” sono stati trovati amuleti, carte dei tarocchi e libri di magia che il sedicente mago usava per attrarre le sue vittime.

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