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Stuprano donna incinta a Vicenza, figlio in pericolo di vita. Accusati soldati Usa

La vittima, una prostituta romena percossa, violentata e derubata, indicò i colpevoli in due “sky soldiers” delle basi Usa a Vicenza. Tre mesi dopo il figlio, che allora aveva in grembo, rischia la vita.
A cura di Danilo Massa
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La scuola della caserma Ederle a Vicenza.
La scuola della caserma Ederle a Vicenza.

Doveva essere lavoro e nulla più, ma poche ore dopo divenne violenza. La notte tra il 14 e il 15 luglio 2014 una donna romena viene percossa e violentata a Vicenza. Si tratta di una prostituta che, come da lei dichiarato, aveva concordato una prestazione sessuale con due para' statunitensi. I militari, una volta raggiunto un luogo appartato, hanno picchiato la donna, l'hanno stuprata e le hanno sottratto tutti soldi che aveva con sé. Successivamente la procura vicentina spicca un mandato di cattura contro Gray Gerelle Lamarcus, 22 anni, ed Edil McCough, 21, di stanza nelle caserme americane “Ederle” e “Del Din” a Vicenza.

A carico di Gerelle Lamarcus pesa anche il coinvolgimento in un'altra violenza sessuale ai danni di una minorenne vicentina. Una volta informato della denuncia della prostituta romena, l'uomo tenta il suicidio. La vicenda acquista rilievo politico nel momento in cui Achille Variati, sindaco di Vicenza, scrive al ministro della giustizia Andrea Orlando invitandolo a non accondiscendere nel caso in cui fosse giunta dagli Usa la richiesta di far giudicare in patria i due para'. Ad ora i soldati – accusati di lesioni, violenza sessuale di gruppo e furto aggravato – sono ai domiciliari nella caserma Del Din.

Le vittime potrebbero essere state due, giacché la donna era incinta. Il bambino, che da più di dieci giorni è ricoverato nel reparto di terapia intensiva neonatale dell’ospedale di Vicenza, è nato sottopeso e con una grave insufficienza respiratoria. Mentre i medici lavorano per salvare la vita alla piccola vittima, sarà compito degli inquirenti capire se e quanto la situazione di precarietà dell'infante sia connessa alla violenza di luglio. Intanto è stato anche aperto un conto corrente postale per raccogliere fondi a beneficio del bebé.

[Foto da Flickr]

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