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Stroncato dalla leucemia a 13 anni: promessa del ciclismo, era in attesa del trapianto

A inizio settembre la terribile diagnosi per Federico, un ragazzo friulano di tredici anni. La mamma: “Ha lottato con coraggio, voleva riprendere a correre e a suonare il clarinetto”.
A cura di S. P.
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Un ragazzo di appena tredici anni è morto sabato scorso nella sua abitazione di San Vito al Tagliamento, in Friuli, dopo aver combattuto per mesi con coraggio contro una aggressiva forma di leucemia. Una malattia che al giovane Federico Saccilotto – studente con la passione della musica e del ciclismo – era stata diagnosticata all’inizio di settembre 2016. Da gennaio a sabato, quando è venuto a mancare, il ragazzo aveva avuto la possibilità di tornare a casa da Trieste per soli sei giorni. Federico, come si legge sui quotidiani locali che hanno diffuso la drammatica notizia della sua morte, presto avrebbe dovuto sottoporsi al trapianto di midollo. Ma purtroppo è venuto a mancare prima dell’intervento e con lui sono svaniti tutti i sogni di questo ragazzo, descritto come un giovane che voleva guarire per tornare a correre con la sua bici e a suonare il suo clarinetto. Federico lascia il papà Moreno, la mamma Luisa, la sorella, i nonni e altri parenti.

La mamma: “Voleva soltanto riprendere a correre e a suonare il clarinetto, le sue due grandi passioni” – “Le cure non hanno sortito l’effetto sperato – ha spiegato, si legge su lanuovavenezia, la madre del tredicenne – Federico è stato seguito dall’équipe del reparto di oncoematologia del Burlo Garofolo di Trieste. Malgrado gli sforzi dei medici di questo centro d’eccellenza non si è potuto far nulla”. La mamma ha parlato delle passioni di suo figlio, che frequentava la classe terza della scuola media a indirizzo musicale, alla Amalteo-Tommaseo di Ligugnana. Federico suonava il clarinetto da quando era bambino e da tre anni si era appassionato di ciclismo. Anche in ospedale parlava del suo amore per questo sport: “Ha vissuto un calvario con coraggio, senza mai mollare un attimo. Voleva soltanto riprendere a correre e a suonare il clarinetto, le sue due grandi passioni. Sognava di ripercorrere in bicicletta il solito tragitto, da San Vito sino a Clauzetto”, ha detto ancora la madre.

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