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Uccide la madre perché gli vieta di fumare, condannato a 12 anni

Giorgio Colò uccise la donna che si rifiutava di dargli i soldi delle sigarette poi avvolse il corpo in un tappeto e lo seppellì in una pineta.
A cura di D. F.
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Giorgio Coco, l'uomo di 29 anni che il 13 aprile di quattro anni fa strangolò e uccise la madre Maria Lucia Garra, 58 anni, al culmine di una lite familiare è stato arrestato da carabinieri della Tenenza di Mascalucia e condotto in carcere. L'umo, dopo aver assassinato la donna che rifiutava di dargli i soldi per acquistare le sigarette, nascose il cadavere in una pineta di Nicolosi, sull'Etna.

Ebbene, il 29enne di Mascalucia è stato condannato anche dalla corte d'appello del tribunale di Catania a 12 anni e 4 mesi di reclusione, che dovrà essere scontata nel carcere di piazza Lanza. Il brutale omicidio avvenne il 13 aprile del 2013 in una casa di San Giovanni La Punta. L'omicida dopo il delitto telefonò allo zio chiedendogli aiuto per seppellire la donna poi spiegandogli che l'aveva uccisa perché lei gli vietava di fumare. Fu poi recluso nella comunità terapeutica assistita "villa Chiara del Bosco" di Mascalucia. I carabinieri hanno eseguito ieri il nuovo ordine d'arresto disposto dal giudice.

Dopo aver strangolato la madre l'allora 25enne decise di tenerne il corpo in casa per oltre 24 ore senza mai toccarlo. Poi decise di liberarsi del cadavere della madre, che era in pigiama, avvolgendolo in un tappeto rosso e mettendolo nel cofano della sua automobile per poi recarsi a Nicolosi, paese alle pendici dell’Etna, attrezzato di badile. Trascinò il corpo della donna in una pineta, scavò una buca e tentò di infilarci il cadavere dopo averle tolto i vestiti, limitandosi però a coprirlo con terra e frasche. Per completare il “lavoro” chiese aiuto a uno zio: “Mi dai una mano a seppellire la mamma?”, disse al fratello di suo padre. L’uomo, appena avuta la comunicazione, decise di avvertire i carabinieri del comando provinciale di Catania che procedettero all'arresto di Giorgio Coco.

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