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Strage treni Puglia, la Procura: “Sistemi di sicurezza obsoleti”

Secondo la Procura di Trani il sistema del “blocco telefonico” sarebbe in contrasto con la normativa in vigore.
A cura di Davide Falcioni
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Il sistema di "blocco telefonico" a cui era affidata la vita dei viaggiatori a bordo dei treni della linea Corato – Andria sulla quale, il 12 luglio scorso, ci fu lo scontro frontale tra due convogli di Ferrotramviaria che provocò 23 morti e 50 feriti era talmente obsoleto da non essere più riconosciuto neanche come sistema di sicurezza. E' quanto afferma la Procura di Trani che sta indagando sul disastro ferroviario e che il ritiene che il ricorso al "blocco telefonico" sia decisamente in contrasto con la normativa vigente.

I pubblici ministeri hanno acquisito gli atti dell'Agenzia sulla sicurezza ferroviaria (Ansf), ente che non esita a definire obsoleto il blocco telefonico rifiutando di occuparsi delle tratte in cui è attivo. Stando a quanto emerso dalle indagini svolte fino ad oggi dal pool di magistrati tranesi, coordinato dal procuratore facente funzioni Francesco Giannella, la corretta interpretazione della normativa ferroviaria in vigore non ammette – secondo l'interpretazione accusatoria – il blocco telefonico. Il Dpr 753 del 1980 infatti imporrebbe al gestore della linea ferroviaria di adeguare la sicurezza alla migliore tecnologia esistente.

Secondo gli inquirenti, quindi, quello del blocco telefonico è il sistema peggiore in quanto il più arcaico e la dichiarazione formale di obsolescenza dell'Ansf ne è la prova. Negli atti dell'inchiesta sono finite le lettere dell'Ansf nelle quali l'Agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria rifiutata formalmente di occuparsi della sicurezza delle linee in concessione in cui è attivo il blocco ferroviario, delegando di fatto la sicurezza all'Ustif che è un ufficio periferico del Ministero dei Trasporti che ha competenze sulla sicurezza che spaziano dalle ferrovie in concessione alle funivie. Le indagini dimostrano che l'ente applica regole diverse da quelle dell'Ansf e tollera il blocco telefonico, in base al quale ciascuna stazione può licenziare un treno solo dopo aver chiesto ed ottenuto per il treno stesso, tramite appositi dispacci, l'ok dalla successiva stazione abilitata. Sul  territorio nazionale, quindi, per i pm esistevano (ed esistono tuttora) due tipi di sicurezza: di serie A (automatizzati) e di serie B (affidati totalmente al controllo umano).

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