Strage nella scuola di Brindisi, le ragazze ferite attendono ancora i risarcimenti
Sono passati tre anni da quando un attentato davanti alla scuola Morvillo Falcone di Brindisi costò la vita alla giovane 16enne Melissa Bassi, ma alcune delle ragazze ferite nello stesso tentativo criminoso stanno ancora spettando parte dei risarcimenti. Come rivela il Corriere del Mezzogiorno, le studentesse investite dalla deflagrazione quel giorno infatti hanno ricevuto risarcimenti da Regione, assicurazioni e dallo Stato come vittime del terrorismo, ma non dai Comuni e dalla scuola per le ferite riportate. Ferite che sono ancora lì a ricordare quanto accaduto quel giorno quando l'imprenditore salentino Giovanni Vantaggiato piazzò e fece esplodere un ordigno al passaggio degli studenti per un vendetta personale e illogica contro lo stato. Le ragazze stanno affrontando un lungo percorso per cercare di dimenticare quanto accaduto e per questo non hanno partecipato alla giornata di commemorazione che si è celebrata davanti alla scuola Morvillo Falcone alla presenza delle autorità locali e della dirigenza scolastica in ricordo di quanto accadde tre anni fa.
L'attentato alla scuola Morvillo Falcone
Per quell'assurdo attentato del 19 maggio 2012 alla scuola Morvillo Falcone la Corte d’assise d’appello di Lecce ha condannato all'ergastolo Giovanni Vantaggiato confermando la sentenza di primo grado dello stesso tribunale salentino. I giudici, stabilendo anche l’isolamento diurno per 18 mesi dell'imputato reo confesso dell’attentato costato la vita alla 16enne Melissa Bassi, hanno riconosciuto anche l'aggravante della finalità terroristica della strage. Per i giudici l’imprenditore di Copertino infatti “voleva seminare il terrore, per protestare contro la giustizia voleva intimidire e creare il panico nella comunità".
