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Strage di Nizza, 86 morti, 10 bambini e una ferita che non si rimargina

Ad un anno dal terribile attentato che ha sconvolto Nizza, la Francia ricorda le 86 vittime della follia jihadista. A perdere la vita la notte del 14 luglio sulla Promenade des Anglais anche 6 italiani. In un giorno di festa, Mohamed Lahouaiej-Bouhlel, un “lupo solitario” affiliato all’Isis, a bordo di un camion seminò la morte tra le migliaia di persone riunite per assistere allo spettacolo pirotecnico. Alle 22.34, l’ora dell’attacco, sul luogo del massacro ci sarà un minuto di silenzio seguito dall’accensione di 86 fasci luminosi.
A cura di Mirko Bellis
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Una coppia si abbraccia sulla Promenade des Anglais davanti a centinaia di mazzi di fiori in ricordo delle vittime dell'attentato (Foto: Getty Images)
Una coppia si abbraccia sulla Promenade des Anglais davanti a centinaia di mazzi di fiori in ricordo delle vittime dell'attentato (Foto: Getty Images)

Nizza e tutta la Francia si apprestano a commemorare l’anniversario dell’attentato del 14 luglio 2016. Quella notte, oltre trentamila persone erano riunite sulla Promenade des Anglais per assistere allo spettacolo pirotecnico. Un terrorista tunisino legato all'Isis, Mohamed Lahouaiej-Bouhlel, procedendo a tutta velocità a bordo di un camion di 19 tonnellate seminò morte e panico ovunque. Quello che doveva essere il culmine dei festeggiamenti in ricordo della presa della Bastiglia nel 1789, si trasformò in una notte di dolore e lutto. Pesantissimo il bilancio della strage: 86 i morti, tra cui 10 bambini, oltre 450 i feriti.

La dinamica dell’attentato

A Nizza, i festeggiamenti erano cominciati alle 17,30 con le evoluzioni della squadriglia di volo della base aerea di Cazaux, poi il Bolero di Ravel suonato in Place Massena. Alle 22, come previsto, il grande spettacolo sulla Promenade des Anglais con i fuochi artificiali sul mare. Tantissime le famiglie e i turisti accorsi per assistere all’evento. Una volta conclusi i venti minuti di show pirotecnico, la gente stava lentamente abbandonando la Promenade, quando si è scatenato l’inferno. Verso le 22.30, un grosso camion guidato da Bouhlel si lanciava sul lungomare all’altezza dell’Ospedale pediatrico. L’automezzo ha sfondato le transenne dell’area pedonale, in quel momento invasa da migliaia di persone, per poi procedere a 80 chilometri zigzagando per provocare il maggior numero di vittime. L’attentatore verrà ucciso dalla polizia davanti all’hotel Palais de la Mediterranée, dopo una corsa omicida lunga 2 chilometri.

Sull'asfalto del prestigioso lungomare centrale di Nizza, uno scenario di guerra: corpi straziati e sangue dappertutto. Il panico e lo sgomento nel cuore dei sopravvissuti. Alla fine il bilancio sarà gravissimo: 86 morti e oltre 450 feriti. Una strage compiuta non con l’esplosivo ma usando un mezzo di trasporto ordinario, un camion frigorifero noleggiato giorni prima dal terrorista. Una follia cieca, frutto dell’odio installato nella mente repressa di Bouhlel, un trentenne sfuggito ai radar dell'intelligence francese. Due giorni dopo l’attentato, la rivendicazione dell’Isis che definisce il tunisino un “soldato dello Stato islamico”.

Le vittime

I sei italiani uccisi nella strage. Da sinistra: Angelo D'Agostino, Gianna Muset, Carla Gaveglio, Maria Grazia Ascoli, Mario Casati e Nicolas Leslie.
I sei italiani uccisi nella strage. Da sinistra: Angelo D'Agostino, Gianna Muset, Carla Gaveglio, Maria Grazia Ascoli, Mario Casati e Nicolas Leslie.

A morire travolti dal camion guidato da Bouhlel sono stati cittadini di tutto il mondo. Tra le vittime dell’attentato terroristico anche 6 nostri connazionali: Mario Casati, 90 anni, la sua compagna Maria Grazia Ascoli, 79 anni. Angelo D’Agostino, 71 anni, andato a festeggiare la pensione in Costa Azzurra con la moglie Gianna Muset, 68 anni. Carla Gaveglio, 48 anni, di Piasco in provincia di Cuneo, che la sera del massacro a Nizza si trovava insieme alla figlia quattordicenne rimasta ferita. Nicolas Leslie, 20 anni, nato a Milano ma cresciuto negli Stati Uniti. Studente all'università californiana di Berkley, si trovava nella famosa città della Riviera Francese grazie a un programma di studio all'estero. Circa 30 deceduti nella strage del 14 luglio erano di religione islamica. Come Fatima Charrihi, madre di 7 figli, una delle prime persone uccise dal terrorista.

I sopravvissuti

I sopravvissuti hanno raccontato i momenti di caos e paura vissuti dopo l’attentato. Una delle storie più commoventi della tragica notte di Nizza è quella di Gaetano Moscato, un pensionato di 71 anni che, vedendo i suoi nipotini in pericolo, non ha esitato e d’istinto si è buttato per salvarli. E’ riuscito nell’impresa ma è rimasto schiacciato dal tir impazzito, riportando gravi ferite e la perdita della gamba sinistra. “La notte – ha ricordato Moscato – mi riesce ancora difficile dormire perché certe cose non sono così facili da superare”.

Buohlel, un “lupo solitario” agli ordini del Califfato nero

L’autore della strage, Mohamed Lahouaiej Bouhlel, risiedeva in Francia dal 2005 ma non era noto ai servizi segreti. La moglie, da cui si era separato, lo descriveva come un uomo violento. A parte qualche piccolo precedente penale, nessuno immaginava avesse legami con i terroristi del sedicente Stato islamico. A detta dei vicini non era neppure un fervente religioso. L’attentatore – secondo la ricostruzione effettuata dalla polizia – si sarebbe radicalizzato attraverso la propaganda diffusa dall'Isis su internet. Bouhlel, insomma, era un “lupo solitario”, il terrorista a cui l’organizzazione jihadista continua ad appellarsi per compiere stragi in Europa. Dopo Nizza, l’uso di veicoli quali un camion o un’auto per compiere attentati si è ripetuto in altri attacchi come quello a Berlino a Natale del 2016 o più di recente nella capitale inglese. La nuova tattica per seminare il terrore, infatti, obbedisce agli ordini impartiti dai leader dell’Isis: colpire i “crociati” con qualsiasi mezzo a disposizione.

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La Francia e l’intera Europa sotto attacco

Per la Francia, già colpita dai terribili attentati alla sede del giornale satirico Charlie Hebdo e dal massacro del Bataclan nel 2015, la strage di Nizza ha significato ripiombare nel terrore. Il Paese transalpino, e tutta l’Europa, hanno assistito impauriti all'ondata di attacchi dell’Isis che ha insanguinato l’estate del 2016. Dopo il 14 luglio, il parlamento francese ha prorogato lo stato di emergenza in tutto il territorio; una misura per cercare di contrastare non solo i foreign fighters francesi andati a combattere in Siria o Iraq, ma anche i tanti musulmani radicali, nati e cresciuti in Francia, e simpatizzanti con la causa jihadista.

Il ricordo delle vittime 

In Francia sono previste diverse cerimonie in ricordo delle vittime dell’attentato. A Parigi, l’anniversario sarà commemorato durante la parata sugli Champs-Elysées alla presenza del presidente della Repubblica Emmanuel Macron e del presidente degli Stati Uniti Donald Trump. A Nizza, la memoria delle vittime della strage andrà avanti per l’intera giornata, a partire dal mattino. Nel pomeriggio si terrà la sfilata militare in Place Massena “che renderà omaggio alle vittime, a tutte le forze di sicurezza, al personale medico e a tutti coloro che hanno dato prova di coraggio, fraternità e solidarietà” durante la notte dell’attentato. Infine, alle 21, un grande concerto-tributo avrà luogo sullo specchio d’acqua della Promenade Paillon. Alle 22.34 (ora dell’attacco) ci sarà un minuto di silenzio seguito dal lancio in cielo di palloncini e dall'accensione di 86 fasci luminosi sulla Promenade des Anglais. 

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