1.549 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Strage di Dacca, in Bangladesh oggi l’omaggio alle vittime dell’attentato

Cerimonia pubblica di commemorazione oggi a Dacca dopo la strage all’Holey Artisan Bakery in cui hanno perso la vita 20 ostaggi tra cui nove italiani. Intanto la polizia ha arrestao tre persone tra cui un professore in relazione all’attacco. Le salme dei nostri connazionali saranno rimpatriate tra mercoledì e giovedì.
A cura di Antonio Palma
1.549 CONDIVISIONI
Immagine

È il giorno della commemorazione e del ricordo delle vittime oggi nella capitale del Bangladesh, Dacca, protagonista venerdì del tragico attentato terroristico all'Holey Artisan Bakery in cui sono rimasti uccisi venti civili, tra cui nove italiani, e due poliziotti. Nello stadio dell'esercito, nel quartiere Banani di Dacca, infatti le autorità governative locali hanno organizzato una cerimonia pubblica di omaggio alle vittime del sanguinoso assalto al locale frequentato da stranieri nel centro della città e che ha visto in tutto 28 morti, compresi sei attentatori. Alla celebrazione partecipano le massime autorità militari e civili del Paese asiatico, compreso il premier bangalese Sheikh Hasina che ha già fermamente condannato l'accaduto in un discorso alla nazione trasmesso dalla tv locale. Hasina ha deposto una corona di fiori vicino ai feretri che erano coperti dalle bandiere di Italia, Giappone, India, Usa e Bangladesh.

Lo stesso governo del Bangladesh comunque continua a negare che dietro l'attentato ci sia l'Isis, nonostante la rivendicazione dello stato islamico, e parla di formazioni estremiste religiose locali. Del resto gli attentatori erano tutti bengalesi e alcuni provenienti da famiglie facoltose che li avevano fatto studiare nel scuole più prestigiose di Dacca. “Erano membri di Jamaeytul Mujahedeen Bangladesh”, ha spiegato infatti il ministro dell’Interno del Bangladesh, Asaduzzaman Khan, riferendosi ad un gruppo jihadista già conosciuto nel Paese. Non è escluso però che la formazione estremista islamica, come tante altre nel mondo, si sia legata in qualche modo al Califfato  mettendosi sotto la sua bandiera.

Attentato Dacca, tre fermati tra cui un professore

Intanto le indagini sulla strage da parte della polizia proseguono. Le forze di sicurezza bengalesi hanno arrestato nelle ultime ore tre persone in relazione ai fatti di venerdì. Secondo fonti locali, si tratta di professore e 2 ragazzi sospettati di essere collegati con gli attentatori. Il docente sarebbe un professore universitario bengalese di nome Hasnat Karim, rimasto illeso dopo l'attentato, che fino ad oggi era ritenuto uno dei clienti del locale perché stava festeggiando un compleanno, ma sarebbe stato ripreso da alcune immagini mentre fuma in terrazza con i membri del commando terrorista. Gi altri due fermati sono invece due persone ferite durante l'assalto e sospettate di avere avuto un ruolo nella dinamica dell'attacco al ristorante

Salme italiani rimpatriate entro giovedì

Intanto le autorità diplomatiche italiane stano lavorando a pieno ritmo per poter riportare in Italia le vittime italiane dell'attentato terroristico di Dacca: Adele Puglisi, Marco Tondat, Claudia Maria D'Antona, Nadia Benedetti, Vincenzo D'Allestro, Maria Rivoli, Cristian Rossi, Claudio Cappelli e Simona Monti. In serata a Dacca ci sarà un rito ristretto per le vittime italiane con il nunzio apostolico. L'aereo della presidenza del Consiglio, che ha trasportato in zona altri addetti dell'ambasciata, ora è in attesa di poter rimpatriare le salme dei nostri connazionali dopo le procedure di rito nel Paese asiatico. Secondo le ultime informazioni, le vittime italiane dovrebbero rientrare tra mercoledì e giovedì  all'aeroporto romano di  Ciampino, dove ad accoglierli ci saranno le famiglie e il capo dello Stato, Sergio Mattarella. Le salme poi saranno trasportate all'istituto di medicina legale di Roma per le autopsie e solo in seguito riconsegnate ai familiari.

Al momento però non è chiaro se anche in Italia ci sarà una cerimonia di commemorazione unica e una giornata di lutto nazionale come avvenuto invece in Bangladesh. Secondo fonti governative l'intenzione c'è ma bisogna valutare bene la questione visto che no c'è stato lutto nazionale per le quattro vittime italiane della strage del museo Bardo a Tunisi e bisogna valutare anche una giornata di cordoglio unica con i Paesi delle altre undici vittime della stage di Dacca. Improbabile invece l’ipotesi di funerali di Stato.

1.549 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views