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Strage di Bologna, Mattarella: “L’Italia non deve dimenticare quelle vittime”

Il Presidente della Repubblica nel giorno del 35esimo anniversario della strage alla stazione di Bologna: “L’auspicio è che la verità possa emergere nella sua interezza”.
A cura di Redazione
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Non poteva mancare l’intervento del Presidente della Repubblica, nel giorno del 35esimo anniversario della strage alla stazione di Bologna, che provocò 85 morti e 218 feriti. Il capo dello Stato sceglie di inviare un lungo telegramma al presidente dell'Associazione delle vittime del 2 agosto, Paolo Bolognesi, con il quale invita a non dimenticare una delle pagine più buie della nostra Repubblica.

“L'attentato del 2 agosto 1980 fu il culmine sanguinoso di una strategia stragista, mirante a scardinare la democrazia e le conquiste sociali dell'Italia repubblicana”, scrive Sergio Mattarella, ricordando però che “la reazione degli italiani, a partire dalla città di Bologna, fu decisa e compatta, con grande forza e dignità e rappresentò, ancora una volta, l'argine più robusto contro ogni tentativo di destabilizzazione”. Una ragione ulteriore affinché si continui a perseguire la strada della verità e della trasparenza, sostenendo la magistratura che “dopo lunghi anni di indagini difficili, contrassegnate da reticenze e tentativi di depistaggio, sostenuta dall'impegno e la tenacia dell'Associazione dei familiari delle vittime, ha concluso il suo iter processuale, pronunciando una sentenza definitiva”.

Ma la strada verso l’accertamento della verità è tutt’altro che sgombra da “angoli bui”, poiché permangono zone d’ombra “per quanto riguarda mandanti ed eventuali complici”; dunque, “l’auspicio è che la verità possa emergere nella sua interezza: la vostra battaglia che riguarda anche l'introduzione del reato di depistaggio costituisce un'importante risorsa”. Un messaggio chiaro, che si conclude con una asserzione: “L'Italia ha il dovere di non dimenticare quella strage e quelle vittime innocenti che fanno ormai parte della memoria nazionale”.

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