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Strage di bambini in India: in ospedale manca l’ossigeno, morti almeno 64 piccoli pazienti

Fatture non pagate a una società distributrice di bombole di ossigeno sarebbero la causa della morte di almeno 64 bambini, molti dei quali neonati, in soli sei giorni in un ospedale dell’Uttar Pradesh.
A cura di Susanna Picone
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In India negli ultimi giorni è andata in scena, davanti a genitori impotenti, una strage di bambini in un ospedale pubblico di Gorakhpur, città dell'Uttar Pradesh, lo Stato più popoloso del Paese. Un ospedale che, secondo quanto è emerso, da mesi non pagava i debiti accumulati con il fornitore locale di ossigeno a causa di ritardi di carattere burocratico. La scorsa settimana la struttura ha terminato le bombole di scorta lasciando così il reparto di terapia intensiva infantile senza ossigeno per alcune ore. Ore che sarebbero state fatali per decine di piccoli pazienti. Sono oltre sessanta i bambini, tra cui anche molti neonati, morti negli ultimi giorni. A quanto riferiscono i media locali, i decessi sono iniziati martedì scorso, subito dopo che la compagnia ha comunicato che avrebbe sospeso l'invio delle bombole di ossigeno, e si sono aggravati perché l'amministrazione dell'ospedale non avrebbe di fatto disposto alcun piano di emergenza.

Genitori costretti a guardare i loro figli morire – I genitori dei bambini sarebbero stati costretti a guardare senza poter far nulla i loro figli morire in ospedale. Qualcuno ha raccontato che gli infermieri gli hanno solo detto di premere manualmente una sacca per la respirazione artificiale per tentare di far respirare i piccoli pazienti. In sei giorni sarebbero morti almeno sessantaquattro bambini, trenta solo tra giovedì e venerdì. Altri undici sarebbero morti sabato. Testimoni hanno descritto un ospedale nel totale caos, con genitori che chiedevano aiuto, gridavano e portavano via i loro bambini privi di vita.

Autorità negano che i decessi siano legati alle notizie sulla mancanza di ossigeno – Il mondo politico indiano è sotto accusa per quanto accaduto: nella città di Gorakhpur, teatro della strage di innocenti, l'attuale chief minister è Yogi Adityanath, esponente del partito di centro-destra Bjp e vicino al primo ministro dell'India, Narendra Modi. In tanti adesso chiedono le sue dimissioni. I funzionari locali hanno riconosciuto che c’è stato un problema con le bombole di ossigeno in ospedale, ma insistono che i decessi dei bambini sono stati causati da malattie.

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