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Strage con armi chimiche in Siria, Ue chiede inchiesta immediata

La strage con il presunto utilizzo di gas nervino è avvenuta a Ghouta, vicino Damasco. Le vittime, stando alle ultime stime, sarebbero circa 1300. L’Ue chiede un’inchiesta immediata e approfondita sull’uso di armi chimiche che se confermato sarebbe “inaccettabile”.
A cura di Susanna Picone
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In seguito alle drammatiche notizie che arrivano dalla Siria, l’Ue chiede un’inchiesta immediata e approfondita sull’uso di armi chimiche che se confermato sarebbe “inaccettabile”. È quanto hanno deciso i ministri degli Esteri dell’Unione Europea. In un comunicato del portavoce del capo della diplomazia Catherine Ashton si legge quanto stabilito: “Abbiamo visto con grande preoccupazione informazioni su un possibile uso di armi chimiche da parte del regime siriano. Tali accuse devono essere oggetto di un’inchiesta immediata e approfondita”. Le ultime notizie che arrivano dal Paese fanno riferimento a circa 1300 persone uccise nel presunto attacco chimico commesso la notte scorsa dal regime di Damasco nel pressi di Ghouta, sobborgo a est della Capitale. Ad affermarlo è la Coalizione nazionale delle opposizioni siriane in esilio: si tratta di un bilancio provvisorio e non verificabile in maniera indipendente. Tra le vittime ci sarebbero anche molte donne e bambini. Le immagini terribili di persone morenti stanno facendo il giro del mondo.

Damasco smentisce ogni accusa – Fonti del governo siriano, citate dall’agenzia ufficiale Sana, hanno intanto smentito tale notizia affermando che si tratta, al contrario, solo di “un tentativo di ostacolare il lavoro degli ispettori dell’Onu sulle armi chimiche”. Gli ispettori sono arrivati domenica scorsa nel Paese di Assad e hanno il compito di accertare l’eventuale uso di agenti chimici in tre località: una dove il regime accusa i ribelli di averli usati, altri due dove sono sotto accusa gli uomini fedeli al governo di Damasco. Dopo la smentita dell’agenzia anche l’Esercito del presidente Assad ha fatto sapere di non aver condotto un raid con armi chimiche contro postazioni dell’opposizione a Ghouta: è quanto riferisce un comunicato del Comando Generale dell’Esercito e delle forze armate siriane.

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