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Strage bus in Irpinia, tre nuovi indagati

Altre tre persone, dipendenti della società autostrade, sono indagati dalla procura di Avellino per il terribile incidente avvenuto nel luglio scorso e che causò la morte di 39 persone.
A cura di Antonio Palma
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Si allarga l'inchiesta sul terribile incidente del bus precipitato in una scarpata il 28 luglio scorso sull'autostrada A16 dove morirono 39 persone. Altre tre persone infatti sono finite nel registro degli indagati della procura di Avellino titolare dell'inchiesta. I nomi dei nuovi indagati ancora non sono stati resi noti anche se a quanto si apprende sarebbero tutti dipendenti della società Autostrade per l'Italia. I loro nomi vano quindi ad aggiungersi agli altri due funzionari della stessa società già coinvolti nell'inchiesta e al titolare dell'agenzia di trasporto proprietaria del bus precipitato nel burrone. Per tutti gli indagati l'ipotesi di reato formulata dai pm è di concorso in omicidio colposo plurimo e disastro colposo.

Gli stessi magistrati in queste ore disporranno una nuova perizia sul tratto del viadotto di Monteforte Irpino in direzione Napoli dove è avvenuto l'incidente con il conferimento dell'incarico ai consulenti tecnici. Con ogni probabilità lo scopo della nuova perizia è quello di allargare l'area del sequestro che fino ad ora aveva interessato solo il punto in cui il pullman aveva sfondando le barriere new jersey cadendo di sotto. L'inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Rosario Cantelmo infatti si poggia su due aspetti fondamentali, le condizioni del mezzo e la manutenzione del tratto autostradale, ed in particolare proprio del new jersey che non avrebbe retto all'impatto con il pullman che aveva il sistema frenante fuori uso.

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