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Strage Bologna, “regolare libertà concessa a Mambro e Fioravanti”

La libertà condizionale, ovvero la sospensione della pena detentiva, concessa a Francesca Mambro e Valerio Fioravanti, è regolare. Così fa sapere il Governo, che ha respinto le obiezioni sollevate da Paolo Bolognesi, deputato Pd e presidente dell’associazione dei parenti delle vittime della strage.
A cura di Susanna Picone
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Sono regolari i benefici concessi a Giusva Fioravanti e Francesca Mambro. A dirlo è il Governo, che tramite il sottosegretario alla Giustizia Cosimo Ferri ha risposto a una interrogazione di Paolo Bolognesi, deputato Pd e presidente dell’Associazione dei parenti delle vittime del Due Agosto, strage che nel 1980 fece a Bologna 85 morti e 200 feriti. Il Dipartimento dell’organizzazione giudiziaria e l’ispettorato generale del ministero della Giustizia “hanno evidenziato la mancanza di elementi dai quali desumere che i provvedimenti assunti dal tribunale di sorveglianza di Roma” in favore di Giusva Fioravanti e Francesca Mambro “siano stati adottati in violazione di norme procedimentali o sostanziali o per altre ragioni rilevanti in sede disciplinare; non si ritiene pertanto necessario avviare ulteriori attività ispettive al riguardo”: è quanto ha spiegato Ferri rispondendo, appunto, a un “insoddisfatto” Bolognesi che chiedeva un’indagine ispettiva sulle procedure che hanno concesso la libertà condizionale ai due esecutori della strage di Bologna.“Il Sottosegretario non ci ha convinto affatto. Ferri ha sostanzialmente affermato che i due stragisti hanno dimostrato un ‘sicuro ravvedimento’; che hanno ‘vanamente tentato di prendere contatti con i congiunti delle persone uccise nella strage di Bologna’ e che i provvedimenti assunti dal Tribunale di Sorveglianza di Roma non sono stati adottati in violazione di norme procedimentali”, ha risposto Bolognesi.

Secondo Bolognesi la libertà condizionale a Mambro e Fioravanti non andava proprio concessa: “Non capisco come ancora oggi non si intervenga per approfondire la concessione della liberazione condizionale, che non doveva essere assolutamente compresa. Quando si parla della completa comprensione dei danni compiuti dai criminali, credo che sia importante tenere conto che queste persone si ritengono innocenti per la strage di Bologna, dopo tutte le sentenze che ci sono state, e anche questo doveva essere uno dei punti che dovevano impedire di arrivare a questa concessione”. Inoltre, ha detto il deputato, la prova del ravvedimento si basò solo su un appello di varie personalità in relazione alla attività prestata dai due a favore della associazione “Nessuno tocchi Caino”, che era tra i promotori di una campagna mediatica di disinformazione con l'appello “E se fossero innocenti” a favore di Mambro e Fioravanti.

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