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Strage al centro commerciale di Seattle, fermato il killer: ventenne di origine turca

Dopo una caccia all’uomo di 24 ore, la polizia ha fermato Arcan Cetin un ragazzo di origini turche residente stabilmente negli Stati Uniti.
A cura di Antonio Palma
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Si è conclusa con un arresto avvenuto questa notte la caccia all'uomo per la strage al centro commerciale Cascade Mall di Burlington, vicino a Seattle, negli Stai Uniti costata la vita a quattro donne e un uomo. Le forze dell'orine infatti nelle scorse ore hanno posto in stato di fermo un giovane ventenne accusato di aver sparato all'impazzata venerdì sera nel centro commerciale uccidendo quattro donne, tra cui una ragazzina di 16 anni, e un commesso 50enne morto in ospedale a seguito delle ferite riportate. Come hanno spiegato dal Dipartimento d'Emergenza della Contea di Skagit, il sospetto ora è in custodia e sarà interrogato dagli inquirenti per capire le  motivazioni e dinamica precisa dei fatti.

L'arrestato è stato identificato come Arcan Cetin, un ragazzo di origini turche e non ispaniche come inizialmente si era detto dopo la diffusione delle immagini delle telecamere di sorveglianza che lo avevano ripreso con un fucile in mano mentre entrava nel reparto make up del negozio Macy’s. Secondo le prime notizie l'uomo era già conosciuto alle forze dell'orine locali perché arrestato in precedenza per aggressione. Il ventenne è stato rintracciato a Oak Harbor, sempre nello Stato di Washington, dove vive e lavora con residenza permanente dopo essere emigrato dalla Turchia. Qui infatti si era rifugiato subito dopo aver sparato all'impazzata nel centro commerciale.

Secondo il portavoce della polizia dello stato di Washington, Mark Francis, il fermo è avvenuto senza incidenti, Arcan Cetin è stato arrestato mentre vagava per strada senza meta.  "Sembrava uno zombie, non ha detto una parola" hanno spiegato gli inquirenti. Il ventenne comparirà davanti ad un giudice lunedì per l'incriminazione ma l'Fbi ha fatto sapere che per il momento non ha alcuna prova che si tratti di un atto terroristico pur non escludendo l'ipotesi. Anche se restano da chiarire ancora molti punti della vicenda, a partire dall'arma utilizzata, gli inquirenti ritengono che l'uomo abbia agito da solo. Ancora oscure le motivazioni visto che il ventenne, che si presenta su Facebook come nato ad Adana, in Turchia, non era nella lista dei sospetti radicalizzati.

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