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Strage al bar di Sassano: oggi i funerali dei 4 giovani uccisi

Nel Salernitano l’ultimo saluto ai quattro ragazzi uccisi dalla Bmw guidata da Gianni Paciello, un 22enne che si era messo al volante dopo aver bevuto e che ora è accusato di omicidio volontario. La sua auto è piombata sui quattro giovani a oltre 100 chilometri orari.
A cura di Susanna Picone
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È il giorno del dolore a Sassano, il Comune della provincia di Salerno teatro di uno spaventoso incidente avvenuto domenica pomeriggio. Quattro giovani sono stati uccisi da un’auto piombata ad alta velocità in un bar della frazione Silla. Le vittime avevano un’età compresa tra i 15 e i 22 anni: due di loro, Nicola e Giovanni Femminella erano i figli del proprietario del bar teatro della tragedia. Le altre vittime sono Daniele Paciello, 19 anni, e Luigi Paciello, 15 anni, quest’ultimo fratello del ragazzo che guidava l’auto. I funerali dei quattro giovani si terranno, nel corso della giornata, in momenti e chiese separati. Alle 9, nella chiesa della frazione Silla, sarà dato l’ultimo saluto al 19enne Daniele Paciello. Alle 12, nella chiesa della frazione Varco Notar Ercole, previsti i funerali di Giovanni Femminella e del fratello Nicola. Le esequie del fratello del conducente dell’auto sono invece fissate per oggi pomeriggio alle 15: Gianni Paciello non potrà partecipare in quanto è ricoverato e piantonato in stato di arresto con l’accusa di omicidio volontario. Il giovane, che ha riportato un trauma vascolare toracico con diverse ferite interne, si trova all’ospedale “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno.

Il  ministro Lupi parla di omicidio stradale

Domenica pomeriggio Gianni Paciello procedeva a forte andatura con la sua Bmw, come è stato accertato dagli inquirenti, almeno oltre i 100 chilometri orari. Da un anno aveva riavuto la patente di guida che gli era stata ritirata. Aveva bevuto prima di mettersi al volante: il tasso alcolemico accertato sarebbe stato di 1,3 quando quello consentito si attesta sullo 0,50. Una circostanza che non avrebbe fatto esitare il procuratore capo di Lagonegro, Vittorio Russo, ad imputare al giovane il reato di omicidio volontario. Il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi, intervenuto sulla vicenda, ha paventato l'introduzione del reato di omicidio stradale: “Per i casi estremi, drammatici, come quello di un ubriaco che è cosciente di essere tale e si mette alla guida, si potrebbe introdurre il reato di omicidio stradale e l'ergastolo della patente con la previsione di sanzioni amministrative pesantissime a fronte di comportamenti irregolari”. Pesanti anche le parole del sindaco di Sassano, Tommaso Pellegrino, che ha proclamato il lutto cittadino nel paese: “Sulla sicurezza stradale bisogna fare prevenzione, ma c'è bisogno anche di un sistema legislativo che tuteli i cittadini. Non bisogna essere garantisti”.

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