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Stonehenge, scoperte 14 nuove sepolture: sono tutte donne

Il misterioso sito di Stonehenge continua ad incuriosire milioni di visitatori ogni anno ed è uno dei simboli più conosciuti delle antiche civiltà neolitiche celtiche: ora il luogo torna a far parlare di sé. Recenti scavi condotti nei pressi dei megaliti hanno portato alla luce 14 sepolture, tutte femminili: un particolare che potrebbe cambiare il modo d’interndere il particolare tipo di società che ha edificato Stonehenge.
A cura di Federica D'Alfonso
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Il leggendario sito neolitico di Stonehenge potrebbe aver finalmente svelato il suo mistero. Tante sono le ipotesi formulate nel corso dei secoli per interpretare il misticismo dei grandi megaliti: fin dal XVII secolo i primi studi avevano ipotizzato un legame con le popolazioni celtiche e con i riti religiosi connessi alle stelle, e molti studiosi sono ancora convinti che Stonehenge rappresenti un antico osservatorio astronomico. Ancora oggi il sito è una delle più misteriose e affascinanti testimonianze lasciate dai popoli antichi, protagonista di miti e leggende tanto da divenire un fenomeno popolare unico nel suo genere.

Il sito, patrimonio dell'umanità dell'UNESCO nel 1986, è ancora oggi meta di milioni di visitatori ogni anno, ed è anche luogo di pellegrinaggio per molti seguaci del Celtismo, della Wicca e di altre religioni neopagane, oltre che essere stato teatro di un importante festival musicale libero tra il 1972 e il 1984. Ma ora il mistero potrebbe essere stato risolto: il monumento simbolo dell'Inghilterra preistorica ha infatti restituito 14 corpi. La scoperta sembrerebbe confermare la funzione sacrale del sito, avanzata da una recente pubblicazione del British Archaeology, come luogo di sepoltura di personaggi di alto rango: ma ancora di più, il grande numero di sepolture femminili potrebbe cambiare definitivamente la nostra conoscenza della società neolitica di Stonhenge.

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Durante un recente scavo infatti, sono stati rinvenuto 14 corpi di donne. L'archeologo Mike Pitts , editore del British Archaeology e autore del libro "Hengeworld", ha spiegato a Discovery News che le sepolture hanno un valore particolare soprattutto perché sono in prevalenza femminili: fino ad ora in quasi tutte le raffigurazioni artistiche o documentarie si vedono solo uomini, e pochissime donne. Questo aveva lasciato intendere un tipo di società patriarcale, in cui le donne non partecipavano né alla vita pubblica né ai riti sacri: ora, con la scoperta dei corpi, questa immagine potrebbe cambiare. Pitts ha aggiunto:

Nella zona i cimiteri sono rari, e Stonehenge è un caso eccezionale: le persone sepolte nel sito sono con molta probabilità personaggi in vista, nobili o di rilievo. Famiglie ad alto stato, possessori di particolari competenze o conoscenze, sacerdoti o leader politici.

Lo scavo si è concentrato su quello che è noto come Aubrey Hole 7, uno dei 56 pozzi di gesso scavato appena fuori dal cerchio di pietre e risalente alle prime fasi di Stonehenge, fra la fine del quarto e l'inizio del terzo millennio a.C. Christie Willis, ricercatrice della University College London Institute of Archaeology, ha lavorato al progetto e ha confermato il ritrovamento dei resti di almeno 14 femmine e nove maschi.

Per studiare i resti sono state necessarie tecniche di analisti ad alta tecnologia, come la TAC, dato che gli individui erano stati cremati: la datazione radiocarbonica ha rivelato che le sepolture hanno avuto luogo in diversi periodi, compresi fra il 3100 al 2140 a. C.

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