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Stefano Esposito condannato per aver diffamato quattro No Tav

Il Senatore del PD ed ex assessore ai trasporti del Comune di Roma condannato a risarcire i quattro attivisti con 20mila euro.
A cura di Davide Falcioni
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Il senatore del Partito Democratico ed ex assessore ai trasporti del Comune di Roma è stato condannato stamattina per aver diffamato quattro militanti del movimento No Tav. Il politico dovrà sborsare 600 euro di multa e 20mila di risarcimento: era accusato di diffamazione nei confronti di quattro attivisti che si oppongono alla "grande opera" per un articolo, pubblicato sul suo blog, in occasione dei disordini al cantiere della Torino-Lione dell'8 dicembre 2011. In quell'articolo Esposito aveva mosso accuse ben precise a Luca Abbà, Dana Lauriola, Luigi Casel e Lele Rizzo sostenendo che impartivano indicazioni ai manifestanti che avevano avuto scontri con la polizia.

Il senatore Esposito ha commentato: "Rispetto la sentenza e ne prendo atto, precisando che nei miei confronti non sono neanche state riconosciute le aggravanti. Non cambio però opinione sulla questione e farò quindi ricorso, se necessario fino al terzo grado di giudizio, senza fare ricorso alle mie prerogative da parlamentare". Dal canto suo il movimento No Tav ha dichiarato in una nota apparsa sul suo sito: "La PM Quaglino ha tentato in più riprese di cambiare le carte in tavola, mettendo sotto accusa i notav piuttosto che il vero imputato, arrivando a chiedere l’assoluzione di Esposito nei confronti di due dei notav, non ritenuti, in quanto particolarmente esposti (Lele Rizzo e  Luca Abbà), “affidabili” e quindi meritori". La condanna di Esposito è, secondo il movimento, "un ottimo risultato ottenuto grazie alle capacità e alla caparbietà del pool di avvocati notav, e anche, permetteteci di dirlo, della presenza di un giudice che non si è lasciato influenzare dal ruolo del senatore e dal codazzo di scorte e poliziotti che si porta appresso".

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