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Stangata tariffe: in 5 anni la spesa media aumentata di 350 euro (INFOGRAFICA)

Confesercenti: dal 2007 al 2011il peso delle tariffe è cresciuto in quattro anni di uno 0,7%, e nei primi otto mesi del 2012 di un.
A cura di Redazione
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Le tariffe in Italia galoppano: uno studio Confesercenti mostra che dal 2007 al 2011 la spesa media mensile delle famiglie è rimasta sostanzialmente costante, ma il peso delle tariffe è cresciuto in quattro anni di uno 0,7%, e nei primi otto mesi del 2012 di un altro 0,7%: in tutto circa 8,4 miliardi in gran parte sottratti ai consumi. "Le tariffe corrono e le famiglie italiane arrancano – scrive Confesercenti in una nota -. L'aumento colpisce duramente i redditi, già in affanno, e penalizza ancora di più i deboli consumi degli italiani". Per invertire la tendenza la proposta è un piano energia di forte impatto.
Ma guardiamo i numeri: tra rifiuti solidi urbani, acqua potabile, trasporto locale, energia elettrica e gas domestico, le tariffe sui servizi pubblici locali sono crescite in media del 18% a fronte di un aumento dei prezzi al consumo del 10%. Nel dettaglio delle singole voci, l'unica tariffa a tenersi piu' bassa dell'inflazione media nel quinquennio è quella dell'energia elettrica (+2,9), l'acqua potabile è invece quella che registra l'aumento più forte, +33%. Nei primi 8 mesi del 2012 continuano i rincari e a sostenere la crescita sono soprattutto l'energia elettrica e il gas, le cui tariffe sono collegate alle quotazioni petrolifere, mentre negli scorsi anni le tariffe sui rifiuti e quella sul servizio idrico avevano avuto tassi di incremento vicini al 10%. Le città più economiche? Milano, Catania e Roma, quelle più costose Ferrara, Enna e Pisa. Anche per la spesa sui rifiuti solidi urbani (di una famiglia di tre componenti in 108 mq) il Nord si colloca al disotto del Centro e del Sud e Isole. A seconda di dove si risiede a parità di altre condizioni si possono spendere 120 euro oppure 535 euro. Le città più economiche sono Brescia, Matera e Viterbo, quelle più care Asti, Napoli e Carrara. Un titolo di viaggio a tempo può passare da un minimo di 70 centesimi nel Sud di Italia a un massimo di 1,50 euro a Roma o Milano. Il biglietto più caro al Nord si paga a Milano e Bolzano, al centro a Roma e Perugia, al Sud a Palermo e Messina. Un abbonamento mensile da un minimo di 13 euro al Nord arriva a un massimo di 55 euro al Centro, Genova, Perugia e Caltanissetta le città dove abbonarsi è più caro.

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