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Stangata per gli automobilisti, aumenta il prezzo della benzina

Ondata di rialzi per la benzina, con la media dei prezzi in modalità servito che vola a 1,764 euro al litro. Unione consumatori: “Stangata per gli automobilisti considerato che si sta avvicinando il periodo delle vacanze”.
A cura di Susanna Picone
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Nuova ondata di rialzi per la benzina, con la media dei prezzi in modalità servito che vola a 1,764 euro al litro. Stando alla rilevazione di Staffetta Quotidiana, tra sabato e oggi si registrano variazioni dei prezzi consigliati della benzina per Esso (+1 cent), Ip (+0,5 cent) e TotalErg (+2 cent). Le medie ponderate nazionali dei prezzi tra le diverse compagnie in modalità servito vedono dunque la benzina a 1,764 euro (+0,4 cent) e il diesel invariato a 1,571 euro.

Da benzina stangata per gli automobilisti – Commentando i dati Istat sull’inflazione l’Unione nazionale consumatori ha detto che i prezzi della benzina e del gasolio per mezzi di trasporto sono aumentati a maggio, in un solo mese, rispettivamente del 2,4% e del 2,3%. “Dopo quattro mesi consecutivi di deflazione, i prezzi tornano a salire. Purtroppo non accade per una ripresa della domanda e dei consumi”, ha detto il segretario Massimiliano Dona parlando, in particolare in riferimento ai carburanti, di una vera e propria stangata per gli automobilisti italiani considerato che si sta avvicinando il periodo delle vacanze. Analizzando i dati dell'inflazione per città, quella più cara si conferma Bolzano, che registra il maggior aumento dei prezzi (+0,7%), con un aggravio di spesa, per una famiglia da 3 componenti, di 322 euro su base annua. Dopo Bolzano troviamo tra le città più care Milano (+200 euro) e Aosta (+139 euro). A Bologna invece spetta la palma del risparmio: qui l'abbassamento dei prezzi dello 0,7% consente a una famiglia di 3 persone di risparmiare 267 euro su base annua.

Niente benzina in autostrada il 24 e il 25 giugno – Intanto i gestori delle aree di servizio autostradali di Faib Confesercenti, Fegica Cisl ed Anisa Confcommercio nei giorni scorsi hanno proclamato 48 ore di sciopero, dalle 22.00 di martedì 23 fino alle 22.00 di giovedì 25 giugno. Si tratta di una decisione che “è conseguenza inevitabile dello strappo operato dai concessionari, che in pendenza di una decisione definitiva del TAR – al quale proprio in questi giorni il MIT deve consegnare i piani di ristrutturazione della rete – sulla legittimità degli Atti di indirizzo governativi e soprattutto con un tavolo di concertazione avviato dai Ministeri delle Infrastrutture e dei Trasporti e dello Sviluppo economico, hanno inteso unilateralmente avviare le procedure di gara pubblicando i bandi”.

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