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Stamina, il Nobel per la medicina Schekman: “Operazione criminale”

Un’altra voce che si scaglia contro la cura di Davide Vannoni è quella del premio Nobel per la medicina 2013 Randy Schekman, le cui parole sono state inizialmente stravolte dai sostenitori di Stamina. Cattaneo e altri scienziati contro “Le Iene”: “Spettacolarizzazione delle sofferenze”.
A cura di Susanna Picone
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Sono diversi i nomi autorevoli della scienza mondiale che continuano a criticare, anche con termini molto forti, il controverso metodo Stamina di Davide Vannoni. Uno degli ultimi ad aver detto la sua a proposito della cura basata sulle cellule staminali è il premio Nobel per la medicina 2013 Randy Schekman. Interpellato da ilfattoquotidiano.it, lo scienziato ha spiegato come inizialmente un suo articolo pubblicato su The Guardian sia stato interpretato male dalle famiglie dei malati che sostengono il metodo Stamina. Schekman,  dai pro-Stamina, era stato di fatto considerato uno dei leader della loro battaglia. “Le mie critiche a Nature – ha spiegato il Nobel – sono state stravolte da questo gruppo di supporter di Stamina”. Aveva scritto un editoriale che faceva riferimento non agli articoli (di critiche) nei confronti del metodo di Vannoni ma alle scelte editoriali della rivista. “Noi chiamiamo ciarlatani o venditori di olio di serpenti coloro che vendono medicinali la cui efficacia non è attestata in laboratorio e questo trattamento, per quanto ne so, non ha nessun supporto scientifico, non è stato sottoposto a uno studio controllato, a test clinici come il double blind”, ha spiegato lo scienziato che poi ha detto di ritenere che chi promuove cure miracolose senza testarle mette in atto “un’operazione criminale che si fonda sullo sfruttamento di famiglie vulnerabili che sono alla disperata ricerca di una cura per i loro familiari ammalati”.

I tre scienziati contro “Le Iene” – In Italia, intanto, l’ultimo attacco nei confronti del metodo di Vannoni è arrivato da tre scienziati, Elena Cattaneo, Michele De Luca e Gilberto Corbellini. Con una lettera pubblicata su La Stampa, i tre scienziati non se la prendono però solo con Davide Vannoni e la sua fondazione. Puntano il dito, infatti, anche contro la trasmissione televisiva Mediaset “Le Iene”. Si tratta della trasmissione che da mesi, in particolare con l’inviato Giulio Goria, ha raccontato la battaglia dei sostenitori del metodo Stamina. E secondo i tre scienziati, la trasmissione televisiva ha descritto questa vicenda in un modo che ha contribuito a costruire l’inganno. “Eclatante irresponsabilità e spettacolarizzazione delle sofferenze”, di questo hanno parlato gli scienziati facendo riferimento a Le Iene. “A nostro avviso, Le Iene hanno gravi colpe nell’aver concorso a costruire, insieme a Vannoni, l’inganno Stamina. Con una responsabilità morale forse equivalente a quella dello stregone di Moncalieri e con un impatto comunicativo sicuramente superiore a quello che uno o più stregoni avrebbero mai potuto avere”, scrivono gli scienziati. Tra le testimonianze pubblicate negli ultimi giorni non è insolito leggere espressioni come “Avevamo visto questo programma Le Iene…”, spiegano ancora gli scienziati. Fino a quando, chiedono dunque, in Italia si potrà continuare a fare “pseudo-informazione senza avvisare lo spettatore che si tratta di puro spettacolo?”. Da parte della trasmissione di Mediaset ha detto la sua l’autore Davide Parenti: “Non abbiamo difeso Stamina, l’abbiamo solo raccontata”. Ma è una versione che non convince la senatrice a vita Cattaneo.

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