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Stamina, Andolina: “Lunedì sarò a Brescia”. L’ospedale: “Non presentatevi”

Continua lo scontro tra i medici dell’ospedale di Brescia e le famiglie dei bimbi malati che lunedì saranno davanti agli Spedali per riprendere le infusioni.
A cura di Antonio Palma
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Il metodo stamina continua ad essere al centro del dibattito. In attesa del processo e delle decisioni del comitato nominato dal Ministero, le tensioni tra medici degli Spedali Civili di Brescia e genitori dei piccoli malati non si placano. La tensione potrebbe crescere lunedì, giorno fissato da alcune sentenze giudiziarie per la ripresa delle infusioni per alcuni pazienti. Dall’ospedale però confermano che “i pazienti interessati sono stati invitati a non presentarsi presso l’azienda ospedaliera il prossimo 5 maggio” perché “l’azienda ospedaliera ad oggi è impossibilitata a riprendere il trattamento con cellule staminali”. Il direttore degli Spedali Civili, infatti, ha sottolineato che “i clinici dell’azienda non hanno modificato il loro orientamento. Abbiamo verificato la disponibilità nell’ambito di tutti i nostri dipartimenti, ma abbiamo ricevuto solo rifiuti”.

I genitori dei bimbi però non si arrendono e fanno sapere che lunedì saranno a Brescia per le infusioni. Ad appoggiarli Marino Andolina, vice presidente di Stamina Foundation. “Confermo, sarò a Brescia lunedì 5 maggio davanti agli Spedali Civili ” ha dichiarato Andolina, aggiungendo: “ho già dato all’avvocato una lettera firmata, per la direzione dell’ospedale, in cui metto nero su bianco la mia disponibilità a effettuare io stesso le infusioni”. Il vice presidente di Stamina Foundation inoltre fa sapere che per effettuare le infusioni serve solo che “l’ospedale mi chieda di entrare come consulente esterno”, una possibilità prevista, secondo Andolina, nei casi di obiezione di coscienza.

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