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Spia portoghese e un russo arrestati a Roma: “Scambio di informazioni sulla Nato”

Uno 007 portoghese e un cittadino russo, sospettato di legami con i servizi segreti di Mosca, arrestati a Roma su richiesta di Lisbona durante uno scambio di documenti riservati.
A cura di Antonio Palma
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Due arresti da spy story nelle scorse ore a Roma dove la polizia italiana ha fermato un agente dei servizi segreti portoghesi e un cittadino russo accusati di presunto spionaggio di informazioni top secret della Nato. Il blitz, scattato nel finesettimana nell'ambito di un'operazione denominata "Top Secret", ha portato all'arresto di un alto dirigente del Servizio di intelligence portoghese(SIS), Frederico Gil Carvalhão, e di un russo, probabilmente legato ai servizi segreti di Mosca. L'accusa nei confronti del primo infatti è di aver ceduto dossier top secret sulla Nato a un emissario dell’intelligence russa. L'operazione della polizia italiana è scattata su esplicita richiesta delle autorità portoghesi che avevano scoperto il presunto doppio gioco del loro 007.

Secondo quanto riferisce la stampa portoghese, infatti, l'agente, uno dei più anziani funzionari del servizio di spionaggio portoghese, sarebbe stato trovato in possesso di documenti riservati e denaro. Secondo indiscrezioni i due avevano concordato l'incontro in Italia per scambiarsi informazioni riservate di natura politica ed economica sull'Alleanza Atlantica e l'unione Europea. Carvalhão però era sotto attenzione già da tempo da parte dell'unità antiterrorismo portoghese sopratutto per i suoi rapporti confidenziali con molti personaggi provenienti dall'Est, in particolare donne. Lo 007 infatti  si muoveva spesso in quelle aree e in maniera così intensa da destare molti  sospetti. Questi dubbi hanno portato poi ai controlli sull'uomo sospettato di passare informazioni riservate a un servizio straniero.

A confermare queste ipotesi i contatti intensi tra Carvalhão e l'uomo russo e il loro appuntamento in Italia,  al di fuori del territorio nazionale, una pratica consueta nei rapporti tra spie per aggirare eventuali controlli. Il controspionaggio portoghese quindi ha contattato l'Italia facendo partire un'operazione congiunta con il dipartimento per le operazioni speciali della polizia. Infine l'arresto dei due che ora si trovano in Italia in attesa di estradizione.

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