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Speranza: “Sono pronto a costruire una alternativa a Renzi dentro il Pd”

Il leader della sinistra dem Roberto Speranza: “Io voglio costruire un’alternativa a Renzi. I tempi sono maturi. Però voglio che si parta dalle idee, non dal nome”.
A cura di Susanna Picone
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Il leader della sinistra dem Roberto Speranza si dice pronto a lavorare per costruire all’interno del partito democratico un’alternativa all’attuale segretario-premier, Matteo Renzi. “Io voglio costruire un’alternativa a Renzi, dentro il Pd. I tempi sono maturi. Però voglio che si parta dalle idee, non dal nome”, ha così risposto Speranza, intervistato dal quotidiano Repubblica, alla domanda su una eventuale sua candidatura alla segreteria del partito. Speranza chiede però di concentrarsi sui temi più che sui singoli nomi: “Vogliamo un Pd che lotti contro le diseguaglianze o un partito che toglie la tassa sulla casa ai miliardari?”, è quanto ad esempio si chiede. Lasciando la direzione del Pd di ieri il leader della sinistra dem ha detto di accogliere favorevolmente la proposta del presidente del Consiglio di una moratoria sulle discussioni interne fino al referendum sulle riforme costituzionali di ottobre in cambio di un anticipo dei tempi del congresso per eleggere il nuovo segretario del partito, previsto a dicembre 2017. Ha allo stesso tempo attaccato la ministra Boschi per le sue affermazioni che accostano i comitati per il “No” al referendum sulle riforme e Casapound: “Maria Elena ha commesso una leggerezza, spero ancora che rettifichi”, ha detto Speranza lasciando la direzione Pd.

“Lasciare il referendum fuori dalle amministrative” – A proposito delle prossime elezioni amministrative Speranza dice che è necessario mandare “un messaggio unitario” e che sarebbe meglio lasciare fuori dalle Comunali la questione referendum. “C’è una parte della nostra gente che voterà per i nostri candidati, ma sceglierà il ‘no’ al referendum”, è quanto infatti sostiene il leader della sinistra dem. “In Parlamento abbiamo votato in modo sostanzialmente unitario la riforma. Però è legittimo che anche nel Pd ci siano persone che rivendichino di votare no. Per vincere le amministrative serve anche il loro voto”, ha poi aggiunto.

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