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Spagna, nuovo arresto per lo “stupratore dell’ascensore”, condannato a 273 anni di carcere

Pedro Luis Gallego, accusato di 18 stupri e due omicidi, si fingeva tecnico degli ascensori per aggredire donne sole. Uscito dal carcere, è sospettato di nuove violenze.
A cura di S. P.
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È finito nuovamente in manette in Spagna Pedro Luis Gallego, cinquantanovenne noto anche come lo “stupratore dell’ascensore”. L’uomo, condannato nel 1992 a 273 anni di carcere perché accusato di due omicidi e diciotto stupri, dopo ventuno anni (con uno "sconto" di 252 anni di condanna) è uscito dal carcere per buona condotta. Gli psicologi dell’istituto penitenziario nel quale era rinchiuso hanno concluso che l’uomo era pentito e pronto a reinserirsi nella società. Ma adesso avrebbe compiuto almeno altre quattro violenze e per questo è stato nuovamente arrestato mentre usciva di casa a Segovia con la compagna.

L’arresto e la condanna per le precedenti violenze – Venticinque anni fa, nel 1992, Gallego fu riconosciuto colpevole di diciotto aggressioni sessuali, due delle quali si trasformarono in omicidio. Da quanto ricostruito, lo stupratore si presentava negli edifici del quartiere La Paz di Madrid fingendosi un tecnico degli ascensori e in questo modo riusciva ad aggredire donne sole. Secondo la polizia spagnola da quando era uscito dal carcere nel 2013, Gallego si è trasferito a Segovia: lì, hanno ricostruito gli agenti, l’uomo portava le sue vittime di Madrid, le violentava e poi le lasciava vicino a dove le aveva sequestrate.

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