576 CONDIVISIONI

“Sostanza potenzialmente cancerogena in alcune patatine fritte”, l’allarme dei biologi

I biologi dello Studio Abr hanno realizzato un’indagine sulla ricerca di acrilammide, una sostanza potenzialmente tossica e secondo alcuni studi cancerogena, all’interno di patatine fritte confezionate, vendute nella grande distribuzione.
A cura di Susanna Picone
576 CONDIVISIONI
Immagine

Secondo quanto accertato dai biologi dello Studio Abr, all’interno di alcune marche di patatine fritte confezionate è stata rilevata la presenza di acrilammide a livelli superiori ai valori consigliati. Si tratta di una sostanza potenzialmente tossica, e secondo alcuni studi cancerogena, che si forma in seguito alle alte temperature e si sviluppa durante i processi di frittura, di cottura al forno o alla griglia, come conseguenza di specifiche reazioni chimiche che coinvolgono gli zuccheri e gli amminoacidi. L'analisi dello Studio Abr è stata compiuta su 6 campioni di patatine fritte a base di patate confezionate (scelte in maniera casuale) e appartenenti ad aziende più e meno note in Italia, a marchio e non (Amica Chips Eldorada, Carrefour classiche, Crocchias classiche terranica, Lays classiche senza glutine, Patasnack classica senza glutine, San Carlo 1936). È emerso che ben 3 marche su 6 presentavano concentrazioni superiori ai valori consigliati dalle Linee guida europee dell'Efsa.

Le patatine analizzate – “Pur ricordando che sull'acrilammide la normativa dell'Ue e nazionale non impone dei valori limite ben definiti, come accade invece per altre tipologie di rischio microbiologico e chimico – precisano i biologi – le Linee guida dell'Efsa indicano dei parametri ben chiari da rispettare e che quindi sarebbe consigliato non superare (1.000 mcg/Kg). I dati riscontrati evidenziano un chiaro superamento dei valori rispetto a quanto raccomandato. Nello specifico, si tratta delle confezioni a marchio: Amica Chips Eldorada, Crocchias classiche terranica e Carrefour classiche. Invece i marchi Lays classiche senza glutine, Patasnack classica senza glutine e San Carlo 1936 sono risultati perfettamente in linea con le raccomandazioni”, si legge nell'indagine. Una indagine che, hanno spiegato le biologhe Elga Baviera e Sabina Rubini dello Studio Abr all'AdnKronos Salute, è stata realizzata appunto per scoprire se è vero che in questi prodotti, come spesso viene riportato anche sulla stampa, si ha la presenza di acrilammide.

In circolazione prodotti potenzialmente pericolosi per la salute – “Di fatto – hanno quindi sintetizzato gli studiosi – ci sono in circolazione dei prodotti potenzialmente pericolosi per la salute, dunque servirebbero dei controlli più severi”. Per gli esperti, inoltre, sarebbe auspicabile e rassicurante se ci fosse un intervento più deciso da parte dell'Ue con nuove indicazioni che non siano solo delle linee guida, ma che risultino anche giuridicamente vincolanti. Secondo diversi studi non solo l'acrilammide, ma anche il suo prodotto metabolico principale, la glicidammide, possono avere carattere neurotossico, genotossico e cancerogeno. Secondo il Jecfa (Joint Fao/Who Expert Committee on Food Additives), tra i principali prodotti alimentari coinvolti nel rischio di formazione di acrilammide ci sono le patate fritte a bastoncino pronte al consumo; patatine fritte cips; caffè; biscotti e pasticcini.

576 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views