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“Sono stato io”. Il marito si auto-accusa dell’omicidio della moglie e si uccide a Firenze

Risolto il giallo della donna trovata morta e imbavagliata a Firenze: trovato un biglietto accanto al corpo del marito, suicidatosi in un casolare di campagna.
A cura di Giorgio Scura
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Si era pensato a una rapina finita male. Invece ad ucciderla è stato il marito. Risolto il giallo della donna di 67 anni, Annalisa Bartolini, trovata cadavere nei giorni scorsi a Firenze. L'aveva trovata il figlio: priva di vita, con la bocca coperta da nastro adesivo, stesa a terra nell'ingresso dell'appartamento dove viveva con la famiglia. Ma il delitto ha oggi registrato un'improvvisa svolta. Il marito della donna, Luigi Benelli, 71 anni, si è impiccato a una trave, in un podere di proprietà all'Antella, nelle campagne appena fuori Firenze.

L'anziano ha lasciato un biglietto in cui chiederebbe "scusa e perdono alla famiglia" e che, secondo i carabinieri, costituirebbe un'ammissione di colpevolezza nell'omicidio della moglie. Dal manoscritto, hanno spiegato gli inquirenti, "si evince una sostanziale ammissione confessoria" del delitto della moglie. Secondo i carabinieri, l'uomo, sentito più volte nelle ore dopo il delitto, avrebbe percepito che l'attenzione degli inquirenti era rivolta a lui mentre l'ipotesi della rapina finita male andava via perdendo forza. Il rimorso e la paura di essere incastrato, forse, l'hanno spinto a farla finita.

Annalisa Bartolini era stata trovata giovedì scorso da uno dei due figli della coppia, Lorenzo di 35 anni, che viveva con i genitori. I carabinieri, che conducono le indagini, stavano vagliando diverse ipotesi ma, spiegano, i dubbi sulla versione dei fatti data dal marito si stavano rafforzando. Il marito aveva spiegato agli inquirenti che dall'appartamento erano spariti alcuni gioielli e che tutte le stanze erano in disordine. Tuttavia, quel che era apparso subito strano è che la 67enne non aveva segni sui polsi, quindi non sarebbe stata legata, e sulla porta d'ingresso non c'erano segni di scasso. Si attendeva per i prossimi giorni il risultato dell'autopsia – programmata martedì – che dovrà confermare se Annalisa Bartolini è morta per asfissia a causa del nastro adesivo, che le avrebbe bloccato la bocca e il naso, o se è deceduta per altre cause che dall'esame esterno non sarebbero emerse.

In un'intervista pubblicata oggi dalla Nazione il marito di Annalisa Bartolini parlava del suo dolore per la scomparsa della donna, dicendosi "sconvolto" e spiegando di ritenere che quanto accaduto fosse legato a una rapina finita male.

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