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“Sono malata di Hiv: credevo di morire a 18 anni, ne ho 22 e sono felice”

Il racconto di Saidy Brown, malata di Hiv che ha deciso di rivelare a tutti come si vive con la malattia.
A cura di D. F.
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"Quando a 14 anni ho scoperto di essere sieropositiva non credevo che avrei potuto vivere fino ai 18. Quest'anno mi appresto a festeggiarne 22". Sono le parole scritte in un tweet dalla giovane sudafricana Saidy Brown, parole che nel giro di poche ore sono state condivise da migliaia e migliaia di persone, molte delle quali hanno lodato apertamente il coraggio della ragazza, che ha avuto la capacità di parlare della sua malattia pubblicamente. Non dev'essere stato semplice, chiaramente, ma probabilmente neanche troppo difficile: Saidy Brown si definisce un'HIVictor e, in un'intervista alla BBC, ha raccontato di non aver mai voluto fare un mistero della sua malattia. "Ho sempre parlato delle mie condizioni di salute. Ho cominciato a farlo quando avevo 18 anni e le persone su facebook si rivolgevano a me per sapere come affrontare il virus. Quando ho scritto quel post su twitter sentivo il bisogno di far sapere a tutti che si può vivere a lungo anche con l'Hiv. La reazione delle persone è stata sorprendente: in molti mi hanno contattata per raccontarmi le loro storie, è una cosa che apprezzo molto. Credo che su questo tema non debba calare il silenzio, credo che se ne debba parlare sempre di più".

In effetti la sensazione che spesso assale chi si ammala di Hiv è la vergogna. Vergogna che anche Saidy ha provato dai 14 ai 18 anni, quando non ha mai proferito parola a proposito della sua malattia. Una volta raggiunta la maggiore età, invece, ha radicalmente cambiato idea. Si è armata di coraggio e nella piccola città in cui vive – Itsoseng – è stata la prima a toccare l'argomento, parlandone apertamente ad amici e conoscenti. "Ho scoperto di essere malata a scuola, in un giorno in cui somministravano test di prova: il virus mi è stato trasmesso dai miei genitori, entrambi malati ed entrambi morti alcuni anni fa". Poi aggiunge: "Ora sono fidanzata. E' stato difficile trovare un uomo che mi accettasse come sono, ma alla fine ce l'ho fatta. Conduco una vita normale e mi sento bene, anche se sono costretta a prendere ogni giorno dei medicinali".

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