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Sondaggi politici: non ci sarà una maggioranza nemmeno con accordo Renzi – Berlusconi

Niente maggioranza neanche con le larghe intese: è questo il risultato della simulazione con la legge elettorale che il Parlamento si appresta ad approvare.
A cura di Redazione
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Lo avevamo definito “il grande incubo dei partiti”, lo scenario in cui, dopo le elezioni politiche, non si formi una maggioranza in Parlamento neanche con le larghe o larghissime intese. Una eventualità che sembrava concretissima quando non si conosceva ancora la struttura della legge elettorale e l’assegnazione dei seggi sarebbe stata ancora determinata dall’Italicum corretto dalla Consulta.

Il problema, semmai, è che tale scenario sembra ripresentarsi con insistenza ora che la struttura della nuova legge elettorale appare definita sul modello tedesco, sia pure con numerose correzioni. A confermare l’ipotesi di un Parlamento privo di una maggioranza è l’indagine condotta da Demopolis per Repubblica, con i dati del barometro politico.

“A contendersi il primato sarebbero il Movimento 5 Stelle e il Partito Democratico; il primo con il 29% dei voti e il secondo con il 28, con Lega e Forza Italia (12,5% e 12,4%) più distanti”, si legge su Repubblica, dove troviamo anche una proiezione dei seggi a Montecitorio: “218 seggi al M5s, mentre al Pd, inclusi i deputati della Svp, ne toccherebbero 215. 93 sarebbero quelli di Salvini e 92 i deputati di Berlusconi”. Di conseguenza, neanche una coalizione PD – Forza Italia avrebbe la maggioranza dei seggi alla Camera dei deputati.

Bisogna peraltro aggiungere che tale scenario rappresenta “il migliore possibile” per i 4 partiti, dal momento che, se altre forze politiche si coalizzassero riuscendo a superare lo sbarramento del 5%, la situazione sarebbe ulteriormente frammentata, come mostra il grafico:

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