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Sondaggi politici: il centrodestra in ascesa dopo l’estate, ma prevale l’astensionismo

Da giugno a settembre è aumentato il consenso dei partiti del centrodestra (Lega, Fi e FdI), in costante aumento da novembre del 2016 a oggi. Il primo partito resta il M5s, di poco davanti al Pd. Ma a prevalere è ancora l’astensionismo al 38%. La gestione dell’immigrazione è tra i temi più rilevanti nella percezione del dibattito pubblico.
A cura di Stefano Rizzuti
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L’estate porta voti e consensi al centrodestra e a tutti i partiti che lo compongono. Da giugno a oggi le liste che potrebbero formare una coalizione di centrodestra alle prossime elezioni (Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia) fanno segnare una forte crescita, costante dal novembre 2016 a oggi. È quanto emerge dal Barometro Politico di settembre realizzato dall’istituto Demopolis. In particolare, il trend della somma delle tre liste è aumentato dal 27% del novembre 2016 al 34% di oggi, periodo nel quale la coalizione ha anche registrato un ottimo risultato alle ultime elezioni amministrative dell’estate 2017.

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La Lega, da giugno a oggi, è salita dal 13,7% al 15% attuale. Forza Italia passa dal 13,5% al 14% e anche Fratelli d’Italia cresce leggermente: dal 4,8% al 5% di voti che raccoglierebbe se si andasse al voto oggi, secondo quanto riporta il sondaggio. Per quanto riguarda i singoli partiti, in testa continua a esserci il Movimento 5 Stelle, di poco davanti al Pd. Se si votasse oggi alla Camera dei deputati, i pentastellati otterrebbero il 28,2% delle preferenze, superando di poco più di un punto il Pd, fermo al 27%. Terza la Lega, seguita dagli altri partiti del centrodestra: Fi e FdI. Mdp raggiungerebbe il 4%, mentre sotto la soglia di sbarramento del 3% si fermerebbero sia Alternativa Popolare che Sinistra Italiana.

Dal sondaggio emergono altri due dati: la forte astensione intorno al 38% degli aventi diritto e l’impossibilità per qualsiasi coalizione – con l’attuale sistema elettorale – di costituire una maggioranza solida e di poter governare. “Lo scenario resta caratterizzato da un’alta disaffezione al voto – spiega il direttore di Demopolis Pietro Vento – con 38 italiani su 100 propensi all’astensione. E la legge elettorale in vigore, di fatto un proporzionale puro che non lascia intravedere alcun vincitore a chiusura delle urne, non costituisce certamente un incentivo alla partecipazione”.

L’alternanza tra Pd e M5s in testa ai sondaggi va avanti ormai da quattro anni, spiega ancora Vento:

Sul piano del consenso, il trend Demopolis vede ormai, dal 2013, PD e Movimento 5 Stelle scambiarsi, a fasi alterne, il ruolo di primo partito in Italia: con l’eccezione delle Europee del 2014, che videro prevalere il PD di Renzi, da circa due anni si rileva una sostanziale parità tra le due forze politiche. Con il M5S oggi al 28,2 ed il PD al 27%. La stagione estiva – conclude Pietro Vento – ha segnato intanto un’ulteriore crescita delle tre liste che compongono l’area del centrodestra. La somma dei partiti di Salvini, Berlusconi e Meloni si attesta oggi al 34%, 2 punti in più rispetto a giugno, con un incremento complessivo di 7 punti rilevato dall’Istituto Demopolis negli ultimi 10 mesi. Ben lontani, comunque, così come PD e M5S, da una possibile maggioranza parlamentare.

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Occupazione e migranti: i temi che condizionano l'opinione pubblica

Demopolis ha inoltre analizzato per Otto e Mezzo quali siano i temi che hanno più condizionato l’opinione pubblica. Il consenso sembra essere influenzato dal variare delle priorità dell’opinione pubblica. L’istituto ha quindi chiesto ai cittadini di stilare la loro agenda per il governo del paese ed è emerso che la preoccupazione centrale è ancora quella riguardante l’economia e l’occupazione, indicata dal’80% del campione di intervistati. Al secondo posto di questa graduatoria arriva però un nuovo tema, quello della gestione dell’immigrazione, ora tra le priorità assolute per gli italiani. E proprio questo, secondo Demopolis, potrebbe avere effetti determinanti sulle scelte del governo e sulle dinamiche del consenso che vedono un’ascesa del centrodestra negli ultimi mesi.

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