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Siria, ultimatum degli Usa alla Russia: “Fermate i raid o fine dei rapporti”

Il segretario di stato americano John Kerry minaccia di interrompere i rapporti con Mosca sulla Siria se non si metteranno fine ai bombardamenti su Aleppo costati la vita a centinaia di civili tra cui moltissimi bambini.
A cura di Antonio Palma
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“Fermate i raid in Siria o chiuderemo ogni rapporto diplomatico con Mosca", è questo l'avvertimento lanciato nelle scorse ore alla Russia dal capo della diplomazia statunitense, John Kerry, alla luce di quanto sta accadendo in Siria con il fallimento della tregua negoziata il 9 settembre scorso. Il segretario di stato americano ha parlato ieri sera al telefono con il ministro degli Esteri di Mosca Sergei Lavrov, mettendolo al correrete che la Casa Bianca è pronta ad interrompere qualunque tipo di rapporto con il Cremlino  se Mosca  non farà "passi immediati" per fermare l’offensiva del regime di Assad su Aleppo. "Sta alla Russia la responsabilità di fermare questo assalto e consentire l’accesso degli aiuti umanitari ad Aleppo, e alle altre aree che ne hanno bisogno" ha sottolineato il portavoce si Kerry, Kirby.

Le accuse alla Russia però vanno oltre e gli Usa puntano il dito su Mosca anche per l'uso di armi su civili e strutture sanitarie che continuano a provocare stragi. "Il segretario ha chiarito che gli Stati Uniti e i loro partner considerano la Russia responsabile di questa situazione, incluso l’uso di bombe incendiarie e anti bunker in un ambiente urbano, una drastica escalation che mette i civili a grande rischio", ha ricoirdato infatti Kirby.

Proprio sula questione dei civili e degli aiuti umanitari è intervenuto anche il segretario generale dell’Onu Ban Ki moon accusando apertamente di "crimini di guerra" chi sta usando le armi più distruttive per colpire anche gli ospedali. "Siamo chiari. Coloro che usano armi sempre più distruttive sanno esattamente cosa stanno facendo. Sanno che stanno commettendo crimini di guerra" ha dichiarato Ban Ki moon aggiungendo: "Immaginate la distruzione. Persone con gli arti mutilati. Bambini in terribile dolore senza alcun conforto. Immaginate un macello. Questo è peggio".

Il segretario Onu non ha mai citato esplicitamente il regime di Assad e la Russia ma ha fatto riferimento all'offensiva su Aleppo portata avanti proprio dalle truppe governative con l'appoggio russo. Queste ultime si stanno preparano a un'offensiva di terra senza precedenti contro Aleppo che per questo da venerdì scorso è martellata da intensi bombardamenti che secondo l'Unicef hanno causato l'uccisione di centinaia di persone, tra cui moltissimi minori.

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