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Siria, ucciso in un raid la mente della strage di Charlie Hebdo

Boubaker el Hakim, 33 anni, sarebbe morto a Raqqa. Era considerato l’organizzatore del massacro di Charlie Hebdo e dell’assalto a Parigi del 13 novembre 2015.
A cura di Susanna Picone
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Boubaker el Hakim, 33 anni, sarebbe stato ucciso a Raqqa il 26 novembre scorso in un raid aereo americano mentre si trovava alla guida di un veicolo. Lo hanno reso noto fonti militari Usa indicando il trentatreenne come un leader dello Stato Islamico e mente dell’attacco nel gennaio 2015 al giornale satirico di Parigi Charlie Hebdo. Franco-tunisino, el Hakim sarebbe stato il mentore dei fratelli Said e Sherif Kouachi che fecero strage di giornalisti e disegnatori di Charlie Hebdo nella capitale francese. Boubaker avrebbe avuto un ruolo anche nell'organizzazione della strage di Parigi del 13 novembre 2015 in cui un commando di Isis massacrò oltre 130 persone.

Chi era Boubaker el Hakim – Nato a Parigi 33 anni fa da una numerosa famiglia tunisina, Al Hakim aveva doppio passaporto. Nel 2003, dopo l'invasione dell'Iraq, aveva creato una rete di jihadisti al comando del leader di al Qaida in Iraq Al Zarqawi. Poi in Siria era stato arrestato ed estradato in Francia. Qui era stato condannato nel 2008 a sette anni di prigione. All'epoca Boubaker el Hakim era considerato tra i più radicalizzati della rete di giovani estremisti dell'area parigina, inclusi i due fratelli Said e Cherif Kouachi. Uscito dal carcere nel 2011, si sarebbe spostato in Tunisia. Al Hakim era noto anche per essere apparso nel video di rivendicazione degli omicidi dei deputati dell’opposizione tunisina Chokri Belaid e Mohamed Brahimi.

Pentagono annuncia invio di altri 200 soldati in Siria – La notizia della sua morte sembra dar ragione al presidente americano Barack Obama che nei giorni scorsi aveva detto che gli Stati Uniti “stanno spezzando la schiena a Isis” e aveva sottolineato come sarebbero 120 i vertici del Califfato uccisi fino a questo momento. Gli Stati Uniti, intanto, hanno fatto sapere che invieranno altri 200 soldati in Siria. Lo ha annunciato il capo del Pentagono, Ash Carter, precisando che questi si uniranno ai 300 militari americani già presenti nel Paese e incaricati di addestrare le forze locali siriane. I nuovi invii sono stati decisi nell'ottica dell'offensiva per strappare all’Isis Raqqa.

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