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Siria, il capo di Stato Maggiore USA: “Colpire l’Isis nelle sue basi in Siria”

Il generale Martin Dempse auspica un intervento militare statunitense in Siria per smantellare le postazioni dell’ISIS.
A cura di Angela Marino
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UPDATE – Martin Dempsey – capo di Stato Maggiore della Difesa USA – ha annunciato la possibilità di un cambio di strategia nella lotta all'Isis anche in Siria. Secondo il generale, infatti, gli Stati Uniti non possono più limitarsi a bombardare le postazioni irachene dei combattenti islamici ma devono andare a cercarli nelle loro basi siriane. Ciò, tuttavia, porrebbe un problema politico di primo piano perché di fatto favorirebbe Assad, il presidente siriano che solo un anno fa Obama voleva rovesciare con un intervento armato.

Non sono tenute in ostaggio dai militanti dell'Isis le due ragazze italiane rapite in Siria, sono invece nelle mani di una organizzazione di ribelli siriani. È questa la verità appresa dalle fonti dell'intelligence italiana sulle due cooperanti rapite lo scorso 31 luglio in Siria e che si credevano sequestrate dal gruppo di terroristi jiihadisti. Greta Ramelli e Vanessa Marzullo sarebbero prigioniere in una località non specificata tra la Siria e la Turchia. Si sta negoziando per la loro liberazione per la quale è stata avanzata una richiesta di riscatto, così come avvenne nel caso del giornalista de La Stampa Domenico Quirico, rapito in Siria nel 2013 e liberato dopo cinque mesi di prigionia. C'è quindi ragione di credere che le ragazze possano essere liberate al più presto e trasferite in un luogo sicuro, ora che si conosce l'identità del gruppo sovversivo che le tiene in ostaggio.

Le notizie giungono a rassicurare le famiglie delle due ragazze di Varese di di 20 e 21 anni, proprio quando la tensione dopo la recente decapitazione del giornalista americano James Foley sale alle stelle. La cruenta esecuzione, le cui immagini hanno fatto il giro del mondo, faceva temere per la sorte degli ostaggi nelle mani dell'Isis, il gruppo di terroristi sorto nel 2013 tra la Siria e l'Iraq e autoproclamatosi Califfato il 29 giugno 2014. Non si sbilanciano le fonti del Copasir, tuttavia il giornale panarabo al-Quds al-Arabi ha diffuso la notizia che le due ragazze sarebbero in condizioni di salute soddisfacenti, sebbene non sia stato reso noto il luogo dove vengono tenute in ostaggio. Fiducioso anche il padre di Vanessa: "Mi sento tranquillo, credo le vedremo a breve". Si attendono ulteriori aggiornamenti sull'operazione di negoziazione condotta dalle forze speciali italiane con l'aiuto di alcuni contatti curdi, disponibili a collaborare dopo l'aiuto offerto loro dal governo italiano, dal quale riceveranno le armi per difendersi dai militanti jiihadisti.

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