Siria, i ribelli attaccano Aleppo. Vittime anche tra i civili
La coalizione di guerriglieri ribelli Ansar al sharia ha lanciato in Siria una decisa offensiva alla città di Aleppo, la seconda più importante del paese, contesa dall'esercito governativo di Bashar al-Assad (che controlla l'area occidentale) e dai gruppi di opposizione (che hanno in mano la parte orientale).
L'attacco è stato lanciato nella serata di ieri ed ha visto la morte di almeno nove persone, mentre i feriti si contano a decine. A riferirlo è stato l'Osservatorio siriano per i diritti umani, organizzazione con sede a Londra ma informatori in tutto il paese secondo cui “quattro civili sono stati uccisi e più di 70 persone sono state ferite in un assalto sferrato in contemporanea su più distretti” da parte dei ribelli. Nei combattimenti sono rimasti uccisi anche cinque miliziani.
Le forze di Ansar al sharia nel corso dell'assalto avrebbero aperto il fuoco sparando centinaia di razzi e proiettili in almeno sette quartieri controllati dall'esercito governativo. Rami Abdel Rahman, presidente dell'Osservatorio Siriano per i diritti umani, ha riferito che gli scontri sono stati “particolarmente feroci” soprattutto nel quartiere Zahara di Aleppo, che ospita una base aerea del regime, controllata parzialmente anche dai ribelli.
La città di Aleppo è un presidio fondamentale della Siria. Importante a livello commerciale, se dovesse cadere il regime di Bashar al-Assad subirebbe un colpo durissimo: al presidente, infatti, rimarrebbe solo il controllo dell'area a nord di Damasco fino alla costa Mediterranea. Se i ribelli dovesse riuscire a conquistare Aleppo il paese sarebbe diviso tra l’ovest controllato da Damasco e il resto del paese controllato da diversi gruppi armati. Dal canto suo la Coalizione ribelle ha affermato che l’obbiettivo dell’offensiva “è la liberazione di Aleppo”.
