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Siria, i curdi dell’YPG riconquistano Tabqa: presto l’assedio a Raqqa, roccaforte Isis

I combattenti delle Forze democratiche siriane, composte per lo più dai curdi dell’Ypg, hanno riconquistato Tabqa e stanno preparando l’attacco a Raqqa, distante 50 chilometri e roccaforte dell’Isis.
A cura di Davide Falcioni
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Le Forze democratiche siriane, coalizione curdo-araba sostenuta dagli Stati Uniti, sono riuscite ad assumere il controllo della città di Tabqa, ritenuta strategica nell'ottica di una futura offensiva alla roccaforte dello Stato Islamico, Raqqa. Lo hanno reso noto su Twitter gli attivisti dell'Osservatorio siriano per i diritti umani, un gruppo vicino all'opposizione con base a Londra. Stando a quanto riferito dagli attivisti, i combattenti delle FdS hanno preso il controllo della città e della sua diga dopo 25 giorni di assedio. Tabqa era una delle principali città controllate da Daesh nel nord della Siria e si trova circa 50 chilometri a ovest di Raqqa.

Le Forze Democratiche Siriane sono composte per circa i tre quarti dai combattenti curdi dello Ypg, ovvero le milizie della regione a maggioranza curda nel nord della Siria e forza armata del Rojava ispirate ai valori dell'ecologismo, anticapitalismo e femminismo. I miliziani dello Ypg sono stati armati in questi anni anche dagli Stati Uniti, che anche di recente hanno inviato un grande quantitativo di armamenti pesanti investendo di fatto l'organizzazione dell'enorme responsabilità di preparare l'assedio a Raqqa.

La notizia del sostegno diretto degli Stati Uniti e dello stesso Trump alle forze armate curde non ha di certo entusiasmato la Turchia, paese che da sempre osteggia lo Ypg e soprattutto la formazione politica a lui più vicina, il Pkk (Partito dei Lavoratori). Non a caso il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha commentato: "La lotta al terrorismo non si può fare con un'altra organizzazione terroristica. Vogliamo che i nostri alleati stiano dalla nostra parte". Il presidente turco la prossima settimana incontrerà Donald Trump alla Casa Bianca: i due discuteranno prevalentemente della strategia da tenere in Siria nei prossimi mesi.

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