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Siria, due vescovi cristiani sono stati rapiti ad Aleppo

Ore di apprensione per la comunità cristiana in Siria: il vescovo siro-ortodosso di Aleppo e quello greco-ortodosso della stessa città sono stati rapiti mentre trasportavano aiuti umanitari a bordo di un’auto. Ucciso il loro autista.
A cura di Biagio Chiariello
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Due vescovi cristiani sono stati rapiti nel nord della Siria da un gruppo di uomini armati. Lo riferiscono le agenzia stampa siriana Sana e libanese Nna, precisando che "l'arcivescovo siro ortodosso e l'arcivescovo greco ortodosso di Aleppo, Gregorius Yohanna Ibrahim e Paul Yazigi, sono stati sequestrati mentre trasportavano aiuti umanitari". I due uomini di chiesa erano diretti ad Aleppo, ma all'altezza di Kfar Dael, località alla periferia orientale del centro urbano sarebbero stati fermati da non meglio precisati "uomini armati" che hanno obbligato lo stop all'autista, un diacono. Un volta fatti scendere dall'auto sulla quale viaggiavano, l'autista sarebbe stato ucciso sul posto – proseguono le fonti locali – e gli uomini armati si sarebbero allontanati portando con sé i due vescovi.  Al momento non vi sono rivendicazioni del rapimento; la tv di Stato punta il dito contro "un gruppo terrorista armato" che ha rapito i due leader religiosi, mentre svolgevano "un lavoro umanitario" nelle campagne di Aleppo. Lo scorso settembre, mons. Ibrahim, parlando alla Reuters, aveva affermato che numerose famiglie cristiane erano state costrette a fuggire dalla seconda città della Siria a causa degli scontri fra ribelli e soldati regolari per il controllo della città. "I cristiani sono stati attaccati e rapiti in modi mostruosi e i loro parenti hanno dovuto pagare ingenti somme di denaro per la loro liberazione" aveva detto uno dei due vescovi rapiti.

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