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Obama a Putin: “Ridurre tensioni con Turchia”. Mosca accusa Ankara di complicità con Isis

Obama e Putin si sono incontrati a margine dei lavori del vertice sul clima a Parigi. I due leader hanno parlato della crisi in Siria e Obama ha chiesto a Putin di ridurre le tensioni con la Turchia dopo la vicenda dell’abbattimento di un jet russo. Putin: “Ankara ha colpito il jet per difendere i propri traffici petroliferi con l’Isis”.
A cura di Susanna Picone
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Ore 20.40 – Secondo quanto riporta l’agenzia russa Tass, il presidente turco Erdogan ha detto di essere pronto a dimettersi se le dichiarazioni di Putin sul sospetto che il jet russo sia stato abbattuto per assicurare “forniture illegali di petrolio dall'Isis alla Turchia” fossero confermate. “È immorale accusare la Turchia di comprare il petrolio dall'Isis. Se ci sono i documenti, devono mostrarli, vediamoli. Se questo viene dimostrato, io non rimarrò nel mio incarico. E lo dico a Putin: lui manterrà il suo incarico?”, così Erdogan alla stampa internazionale a margine della conferenza sul clima a Parigi.

Ore 20.30 – Putin accusa la Turchia di complicità con l'Isis. Nonostante l’appello di Obama, non accenna a placarsi la guerra delle dichiarazioni tra Mosca e Ankara. Vladimir Putin ha accusato di complicità con lo Stato Islamico la Turchia. La Turchia, ha detto Putin da Parigi, ha abbattuto il caccia russo nei pressi del confine con la Siria per proteggere i suoi traffici petroliferi con lo Stato Islamico. Putin ha definito l’abbattimento del jet russo “un enorme errore” da parte della Turchia.

Il presidente americano Barack Obama e il suo omologo russo, Vladimir Putin, si sono parlati oggi, a margine del vertice sul clima Cop21 a Parigi, per circa 30 minuti per discutere di Siria, Ucraina e dei rapporti della Russia con la Turchia. A proposito della crisi in Siria, Obama ha detto a Putin che Bashar al Assad deve lasciare il potere. È quanto ha fatto sapere – riporta l'agenzia Bloomberg – la Casa Bianca, riferendo appunto dell’incontro fra i due leader a margine dei lavori a Parigi. I due presidenti hanno messo in evidenza l'importanza di fare progressi nel “processo di Vienna” per arrivare a “un cessate il fuoco” e a “una soluzione politica alla guerra civile in Siria”. Ma per questo il presidente degli Stati Uniti ha ribadito che sarà necessario che Assad lasci il potere nell'ambito della transizione e ha messo in evidenza la necessità di “concentrare gli sforzi militari contro l’Isis e non contro l'opposizione moderata”. Obama e Putin hanno parlato anche di Ucraina e il presidente americano ha sottolineato l'importanza di lavorare a una soluzione diplomatica alla crisi con la piena attuazione degli obblighi degli accordi di Minsk.

Al centro del colloquio anche le tensioni con la Turchia – Durante il loro colloquio Barack Obama (che domani incontrerà Erdogan) ha infine chiesto a Putin di ridurre, dopo la vicenda dell’abbattimento di un jet, le tensioni con la Turchia. Secondo quanto riportato da un funzionario della Casa Bianca “il presidente Obama ha espresso il suo dispiacere per la recente perdita di un pilota russo e ha ribadito il sostegno degli Stati Uniti per una riduzione delle tensioni tra Russia e Turchia”. Intanto il presidente Putin non ha incontrato oggi il presidente turco Tayyip Recep Erdogan a margine della Conferenza Onu. Già la scorsa settimana Putin ha rifiutato contatti con Erdogan perché la Turchia non si vuole scusare per l'abbattimento del jet. La tensione tra Russia e Turchia, dunque, resta ancora alta.

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