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Siria: bombe su campo profughi al confine turco, decine di morti anche bambini

Secondo attivisti locali il raid sarebbe opera di caccia russi e di jet del regime di Assad. Ci sarebbero anche decine di feriti.
A cura di Antonio Palma
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Nonostante le tante proclamate tregue, la Siria continua a essere teatro aperto di battaglia in una guerra che non risparmia la popolazione civile e provoca vittime innocenti. Dopo le bombe su un ospedale di Aleppo, come denunciano alcuni attivisti citati dalla televisione panaraba Al Jazeera, infatti nelle scorse ore un nuovo bombardamento aereo sul Paese ha colpito un campo profughi  dove sono ammassati centinaia di persone in fuga dalla guerra, causando morte e distruzione. Il raid aereo sarebbe avvenuto nel campo allestito ad Al-Camouna nei pressi di Sarmada, vicino al confine turco, dove da settimane si sono raccolti civili in fuga dalle violenze.

Secondo le prime notizie fornite sempre dagli attivisti locali, i cosiddetti Comitati locali di coordinamento, nel bombardamento sarebbero rimaste uccise almeno un trentina di persone tra cui purtroppo anche diversi bambini che si trovavano nel campo profughi siriano. Le stesse fonti indicano che il bombardamento avvenuto nella provincia settentrionale siriana di Idlib sarebbe opera di caccia russi o di jet dell'aviazione militare del regime di Assad anche se non ci sono conferme ufficiali.

Secondo l'Osservatorio siriano per i diritti umani, ong vicina all'opposizione ad Assad con sede in Gran Bretagna, il bilancio del bombardamento potrebbe aumentare perché ci sarebbero decine di feriti in gravi condizioni. Secondo la stessa Ong, il campo di Al-Camouna sarebbe stato colpito perché  controllato dal Fronte al-Nusra, formazione qaedista esclusa dal cessate il fuoco entrato in vigore lo scorso 27 febbraio ed esteso nelle scorse ore anche ad Aleppo, una delle città più martoriate della guerra in Siria.

Altri 73 morti vicino Aleppo

In realtà la tregua è stata violata già in più occasioni e proprio vicino ad Aleppo, dove nelle scorse ore è infuriata la battaglia si contano altri 73 morti. Attorno alla città da poco riconquista dal regime di Assad infatti da giorni si combatte aspramente con decine di vittime. I ribelli anti-Assad sono riusciti a conquistare un villaggio strategico a sud della città mentre i miliziani del Fronte al Nusra (affiliato ad al-Qaeda) controllano l'area a fianco dell'autostrada tra Damasco e Aleppo. Lo stesso regime ha già annunciato di voler  interrompere la tregua per riconquistare i territori che ritiene strategici. Fondamentale a questo punto sarà anche il vertice di lunedì pomeriggio a Parigi tra i cosiddetti "amici della Siria" a cui parteciperà anche il nostro ministro degli Esteri Paolo Gentiloni.  Dal gruppo dovrà uscire un'azione condivisa che dia pieno mandato al segretario Usa kerry per poter trattare con la Russia una pace duratura

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