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Sindaco M5S sospende illegittimamente una dirigente, condannato a pagare 93mila euro

La vicenda risale alla primavera del 2015, quando la dirigente comunale Laura Picciurro riceve la prima sospensione disciplinare, dichiarata illegittima dal tribunale di Termini Imerese che ha condannato il comune al risarcimento. La giunta a 5 Stelle ha deciso di impugnare la sentenza in Appello.
A cura di C. M.
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sindaco bagheria

Non esattamente un buon inizio dell'anno, quello del sindaco di Bagheria Patrizio Cinque, del Movimento 5 Stelle, che è stato condannato a risarcire Laura Picciurro, ex dirigente comunale, per averla ingiustamente allontanata. A stabilire l'entità totale dell'assegno e la relativa colpevolezza del comune di Bagheria è stato il giudice del Lavoro Roberto Rezzonico del foto di Termini Imerese, che ha prescritto il pagamento di tutti gli 11 stipendi arretrati maturati dalla data del licenziamento, il 17 giugno del 2015, a quella della sentenza. "L’idea che un soggetto, quale segretario, segnali qualcosa a se stesso quale Ufficio provvedimenti disciplinari appare decisamente incongrua in quanto, anche in tal caso, ed a prescindere da altre considerazioni, finisce con il dare all’Ufficio provvedimenti disciplinari una connotazione meramente nominalistica, tale da svuotare di senso e funzione la sua stessa istituzione, obbligatoria per legge", si legge nello stralcio di sentenza riportata da Livesicilia, nella quale si sostiene l'illegittimità della sospensione inflitta in veste di giudice interno dal segretario generale Enrico Alessi, nominato pochi mesi prima dal sindaco all'Ufficio per i provvedimenti disciplinari.

Stando alle cronache, la vicenda ha origine nella primavera del 2015, quando alla dirigente dei Lavori Pubblici vengono contestati una serie di addebiti relativi: subito scatta la prima sospensione senza stipendio per 5 mesi, poi una seconda di altri 6 mesi e infine una terza di 4 mesi e 10 giorni – non esaminata dal tribunale di Termini Imerese, quest'ultima – tutte sempre senza stipendio elevate per errori di stipula di alcuni contratti. La condanna al risarcimento, però, non è stata ben accolta dal primo cittadino di Bagheria, che ha deciso di impugnare la sentenza in appello, ma nel frattempo ha comunicato di aver reintegrato la dirigente. Nonostante il ricorso pendente, il Partito Democratico di Bagheria ha duramente attaccato la giunta a 5 Stelle sostenendo: "Il sindaco e il segretario generale avrebbero dovuto pagare di tasca loro. Quando i dipendenti sbagliano sindaco e segretario decidono e applicano le sanzioni. Quando invece sindaco e segretario sbagliano, chi li sanziona?".

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