402 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Sigaretta elettronica, preoccupa il fenomeno del dripping: ecco di cosa si tratta

Sembra essere l’ultima trovata degli adolescenti. Secondo un’indagine dello Yale Cancer Center almeno un liceale su 4, fra quelli che fumano sigarette elettroniche, l’ha provata. Ma di che cosa si tratta veramente?
A cura di Biagio Chiariello
402 CONDIVISIONI
Immagine

Sulle sigarette elettroniche la comunità scientifica non è ancora riuscita a dare una risposta efficace alla domanda in merito alla loro utilità. E più precisamente: riesco a far smettere di fumare o rappresentano un ulteriore pericolo per la propria salute? Nel frattempo, secondo uno studio condotto dagli scienziati dell'Università americana di Yale, sembra che un adolescente su quattro faccia uso di e-cig che e ammette di aver provato il dripping, la pratica che consiste nel versare direttamente sull'atomizzatore un paio di gocce o più di liquido. La differenzia rispetto al metodo ‘standard' di fumare le e-cig è che al posto di avere un serbatoio che bagna il cotone, si versa direttamente il liquido su di esso.

Krishnan-Sarin, ricercatrice di Psichiatria alla Yale University School of Medicine ha commentato: “I liquidi delle e-cig contengono anche molti aromi chimici, come aldeidi, vanilline e alcol considerati sicuri per l’ingerimento, ma di cui poco si sa in merito alla tossicità di inalazione, in particolare quando sono volatilizzati ad alte temperature”. Secondo Maciej Goniewicz, ricercatore al Roswell Park Cancer Institute di Buffalo ha evidenziato:“Anche se questo studio non guarda agli effetti sulla salute dei dripping giovanile, test di laboratorio hanno dimostrato che questa pratica aumenta il rischio di inalazione di alte dosi di nicotina e sostanze chimiche cancerogene dalle sigarette elettroniche. L’inalazione di aerosol di e-cig sembra essere meno rischioso rispetto al fumo di sigarette tradizionali, ma il dripping non è una tecnica sicura e deve essere evitata”.

Ad ogni modo, secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, le e-cig non possono a oggi essere dichiarate né efficaci per la disassuefazione dal fumo né sicuramente innocue, sia che il loro vapore contenga o meno nicotina. La loro popolarità sembrerebbe comunque in crescita, anche in Italia: il rapporto annuale dell’Osservatorio fumo, Alcol e Droga (Ossfad) dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) nel 2016 ha registrato, per la prima volta dopo tre anni, un sensibile incremento dell’uso della sigaretta elettronica. In Italia gli utilizzatori di e-cig sono infatti passati dall’1,1 per cento della popolazione del 2015 al 3,9 per cento del 2016.

402 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views