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Renzi: “Un miliardo per la sicurezza, 80 euro a tutti i membri delle forze dell’ordine”

Il Presidente del Consiglio spiega: “Abbiamo troppa gente negli uffici dei palazzi romani. Chiederò con forza ai comandanti di aumentare la presenza in strada”.
A cura di Redazione
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Torna a parlare Matteo Renzi, con un intervento nella bella cornice dei musei capitolini durante il quale ripercorre gli ultimi avvenimenti sulla scena politica internazionale. Al centro sempre i tragici fatti di Parigi, una prova che nella lettura di Renzi il nostro Paese è in grado di superare. “Dobbiamo dare la possibilità ai nostri figli di vivere liberi e senza paura”, spiega Renzi, ma questo va fatto a partire da interventi concreti sul fronte della sicurezza. Così il Presidente del Consiglio annuncia l’intenzione di destinare un miliardo di euro alla sicurezza, con 500 milioni destinati alla Difesa per investimenti e attività di prevenzione del rischio ("Siamo orgogliosi di quello che stanno facendo i nostri militari", ha aggiunto Renzi). E aggiunge ulteriori dettagli sulla spesa: "Un investimento di 150 milioni di euro sulla cibersecurity e 50 milioni di euro per migliorare la strumentazione delle forze dell’ordine a fronte di chiarezza e riorganizzazione". Poi un passaggio che non mancherà di far discutere: “Abbiamo troppa gente negli uffici dei palazzi romani. Chiederò con forza ai comandanti di aumentare la presenza in strada […] Così come abbiamo troppo patrimonio pubblico non utilizzato, caserme abbandonate che vanno restituite rapidamente alla fruizione anche attraverso processi innovativi di valorizzazione urbanistica”.

Il capo del Governo ha poi ribadito alcuni concetti espressi in questi giorni sulla prevenzione del rischio terroristico, che non può basarsi su una stretta sull'immigrazione: "Sbaglia chi vuole farci credere che il nemico venga da fuori, i profughi fuggono proprio dai terroristi".

Ma Renzi ha parlato anche di nuovi investimenti da parte dell’esecutivo, a partire dal recupero delle periferie: “Abbiamo intenzione di mettere in moto 500 milioni di euro per le città metropolitane”. Dal punto di vista socio – culturale, invece, il Governo pensa a estendere ai diciottenni il bonus da 500 euro per i consumi: “Una misura già prevista per i professori, una carta bonus da investire in teatri, musei, concerti e cultura che diventa simbolicamente il modo con il quale lo Stato carica i ragazzi della responsabilità di essere protagonisti e coeredi del più grande patrimonio culturale”. La filosofia che guida questi interventi è quella di far corrispondere "un euro alla cultura per ogni euro investito sulla sicurezza".

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