Sicilia, mattanza di cagnolini: forse uccisi da un cane da combattimento

“Comunichiamo, con il cuore pieno di rabbia e dolore, la mattanza di 6 (sei) cuccioli di 60 (sessanta) giorni, tolti dalla strada da morte certa e sopravvissuti a gastroenterite grazie alle cure e all’amore dei fantastici volontari che tutti i giorni si impegnano con dedizione e sacrificio alla tutela dei meno fortunati. I cuccioli avevano trovato adozione, la prossima settimana avrebbero conosciuto le nuove famiglie adottive”. E’ un messaggio davvero straziante quello che si legge sulla pagina Facebook della onlus Tara Green World che rende nota la mattanza di cagnolini all’interno della struttura di Francofonte, in provincia di Siracusa, negli ex locali della Polizia Municipale. “I volontari, come tutti i giorni, solita ora e solito posto, si recano a fornire la loro attività di volontariato: pulire, sfamare e fornire amorevoli cure ai nostri amici a quattro zampe. La struttura, poco adatta ad ospitare animali ma che attualmente risulta essere l’unica salvezza per coloro che sono in grave pericolo di vita, è a disposizione dei volontari solo per un brevissimo periodo, in attesa di ultimare i lavori presso un’altra struttura consona e destinata ad ospitare animali in difficoltà” continua il post dell’associazione ambientalista” continua il post su Facebook.

Ora ci si interroga sulle cause della mattanza. Forse i cagnolini sono stati massacrati da un cane di grossa taglia, utilizzato per combattimenti clandestini, fatto entrare appositamente nella struttura per lottare con i cuccioli. È infatti abitudine allenare i cani da combattimento facendoli combattere inizialmente con animali di piccola taglia così da abituarsi una volta che dovranno poi vedersela con esemplari più grossi. L’Enpa ha sporto denuncia ai Vigili Urbani, mentre il sindaco di Francofonte, Salvatore Palermo,  ha denunciato l'accaduto alla locale stazione dei Carabinieri. Solo le indagini potranno chiarire cosa è realmente accaduto nella struttura.