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Si suicida a 14 anni, buttandosi dal balcone. I genitori: “Vittima dei bulli a scuola”

Angherie, insulti e violenza fisica a scuola, ma anche e soprattutto sui social: Facebook e Snapchat. Così, il 14enne Sam Abel, di Worcester, in Gran Bretagna, è morto lanciandosi dal tetto di un edificio commerciale.
A cura di B. C.
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 Lo scorso il 14enne Sam Abel, di Worcester, in Regno Unito, è morto dopo essere precipitato dal tetto di un edificio commerciale, schiantandosi a terra nel parcheggio. All’epoca gli inquirenti non avevano dato troppo peso all’ipotesi del suicidio. Ma a distanza di circa cinque mesi, però, i dubbi sono svaniti: il giovane si è tolto la vita. Il dramma è venuto fuori anche grazie alla collaborazione di Mark e Anita, i genitori del ragazzo, che hanno denunciato: “Era vittima dei bulli, lo odiavano perché andava bene a scuola. Credevamo avesse superato questi problemi ma evidentemente non era così”.

Sam era spesso vittima di minacce, insulti e anche violenza fisica a scuola, ma anche e soprattutto sui social network: Facebook e, soprattutto, Snapchat. Il 14enne aveva anche cambiato istituto scolastico, ma non gli era bastato per sfuggire alla cattiveria bulli. “Per noi non è niente di nuovo, ma lui era stato bravissimo a tenere tutto per sé, nascondendo il suo reale stato d'animo. Ha sofferto in silenzio per tutto questo tempo” ha spiegato Mark, come riporta il Mirror. “Sarà praticamente impossibile per la polizia risalire a quei messaggi e ai loro autori, perché ormai sono criptati”, commenta sconsolato l’uomo, che ha perso la vista in seguito a un incidente e aveva bisogno dell'assistenza del figlio.

La situazione, per il ragazzino, si era fatta insostenibile durante una gita scolastica in Austria lo scorso anno. “Doveva essere il più bel viaggio della sua vita, ma ci chiamava tutte le notti piangendo perché lo tormentavano in tutti i modi, a tutte le ore”, spiega ancora il papà. “Sam amava la scuola e amava imparare – aggiunge la madre- semplicemente odiava le persone che erano lì con lui. Il prossimo anno avrebbe dovuto fare gli esami e poi iniziare le prime lezioni di guida, non riusciremo mai a farcene una ragione”.

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