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Si masturba davanti a un’anziana in ospedale e la obbliga a toccarlo: arrestato

Il 20enne di origini marocchine si sarebbe introdotto nell’ospedale di Ivrea e avrebbe abusato di diverse pazienti. Poi avrebbe cercato di fuggire con una borsa riempita con diversi oggetti trafugati dagli armadietti. Il direttore generale: “Fatto orribile, sono costernato”.
A cura di Biagio Chiariello
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Una nottata di follia all’ospedale di Ivrea. Protagonista Morad Khalissi, 20 anni, residente a Pont Canavese che avrebbe fatto irruzione nel reparto di Traumatologia dell’ospedale di Ivrea per masturbarsi davanti a un’anziana paziente. Non contento sarebbe entrato in un’altra stanza cercando di approfittare di una settantenne ricoverata costringendola a toccarlo. Le urla delle pazienti hanno richiamato l'attenzione di un operatore socio sanitario che ha cercato di fermarlo. Ne sarebbe nata una colluttazione a seguita l’infermiere si è fratturato l’omero.

Sembra che il 20enne si fosse all'interno del nosocomio eporediese con l'obiettivo di rubare dagli armadietti del personale e dei pazienti ricoverati nei vari reparti. Prima di fuggire, infatti, avrebbe tentato la fuga con una borsa piena di oggetti sottratti dagli armadietti. Ma  gli agenti del commissariato di Ivrea sono riusciti a fermarlo ancora all’interno del pronto soccorso.  “Sono qui per una dermatite” avrebbe raccontato ai poliziotti. E’ stato arrestato per violenza sessuale, lesioni, furto e rapina impropria. Nella borsa gli agenti hanno trovato diversi oggetti (da pochette con profumi da donna, a rossetti, da bilancini ad altro materiale). Ora è in carcere ad Ivrea.

"Sono costernato per le persone assistite e per il nostro operatore. E’ un fatto orribile – dice Lorenzo Ardissone, direttore generale Asl/To4 – tanto da rendere difficile attivare contromisure giuste e appropriate, che comunque devono essere adottate con molta intelligenza. L’ospedale, infatti, è un luogo di cura e come tale deve essere aperto, non può essere trasformato in una fortezza, ma è comunque necessario che sia vissuto come un luogo sicuro. Peraltro, stavamo già predisponendo un bando di gara per potenziare la sicurezza dei nostri ospedali, anche con la dotazione di strumentazione appropriata”.

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