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Shaq, 14 anni, ucciso dal bullismo. “Una piaga della società, va punita per legge”

Lamar Hawkins III, detto Shaq, è stato trovato morto nei bagni della sua scuola in Florida. Si è sparato alla testa con la pistola del padre. La mamma: “I bulli lo picchiavano e prendevano in giro senza pietà”.
A cura di B. C.
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Un ragazzino di 14 anni che sarebbe stato vittima di bullismo per tutta la sua vita si è suicidato nel bagno della sua scuola media di Lake Mary, in Florida. Lamar "Shaq" Hawkins è stato trovato quattro ore dopo la denuncia della sua scomparsa da parte di sua madre che, preoccupata, si era rivolta alla polizia. La donna era andata a prendere suo figlio a scuola, ma non lo ha trovato. La polizia ha scoperto il corpo del giovane all’interno di un bagno dell’istituto: si era sparato un colpo d’arma da fuoco alla testa. L'ufficio dello sceriffo della contea di Seminole ritiene che il ragazzo si sia ucciso con la pistola del padre.

L'avvocato della famiglia Hawkins, Matt Morgan, ha riferito alla stampa che Shaq era un "bambino così piccolo a causa di alcune complicazioni di salute subentrate in età precoce”. Ha citato il “bullismo costante e crudele” come potenziale motivo del suicidio di Lamar. “Il comportamento di questi bulli è moralmente riprovevole. Il bullismo è diventato un'epidemia nel nostro paese che ha bisogno di essere riconosciuta e punita per legge” ha aggiunto il legale. La madre di Lamar ha accusato i compagni di scuola del figlio di averlo spinto giù per le scale dell’istituto, di averlo costretto a sedersi a terra mentre erano a mensa e di averlo preso in giro “senza pietà”. “Abbiamo fatto diversi tentativi per fare comprendere questa situazione alla scuola. E’ una sensazione che spero nessun altro genitore debba provare”, ha detto la donna.

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