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Sgominata banda di rapinatori, tra arrestati anche figlio del bandito ucciso dal benzinaio

In manette il figlio 19enne di Albano Cassol, ucciso a febbraio durante una rapina a Nanto.
A cura di Antonio Palma
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Vasta operazione dei carabinieri in tutta la provincia di Treviso per smantellare una banda di rapinatori che da mesi imperversava in zona con assalti notturni a negozi e locali pubblici. In manette all’alba di lunedì mattina sono finite 7 persone, tutti giovani tra i 19 e i 26 anni, destinatari di un ordine di custodia cautelare in carcere con l'accusa di associazione per delinquere finalizzata ai furti. Tra di loro è finito agli arresti anche Alan Cassol, 19enne giostraio di Fontanelle, figlio del 41enne Albano Cassol ucciso dal benzinaio Stacchio durante la tentata rapina a Ponte di Nanto, in provincia di Vicenza. Secondo gli inquirenti, il giovane Cassol non solo faceva parte del gruppo ma è ritenuto un vero e proprio capobanda. Secondo le indagini, infatti, il 19enne avrebbe ereditato dal padre l'attività criminale diventando di fatto il capo organizzativo del gruppo.

L'indagine avviata a gennaio

L'indagine, condotta dal nucleo operativo radiomobile dei carabinieri di Conegliano Veneto, era iniziata a gennaio a seguito di numerosi furti nei negozi di notte e si è conclusa con un blitz che ha visto impegnati circa 150 carabinieri in 20 campi nomadi della zona. “Sono tutti molto giovani ma anche molto aggressivi nonostante solo alcuni di lavoro abbiano qualche precedente di polizia e nessuno sia mai stato in carcere" ha spiegato il comandante provinciale dell’Arma. Fino ad ora sono una decina i colpi attribuiti alla banda, ma gli accertamenti dei carabinieri non sono ancora finiti.

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