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Sgarbi e il Partito della Rivoluzione: “Io sono l’alternativa a Grillo”

«L’ancora di salvezza del centrodestra», così si autodefinisce Vittorio Sgarbi in un’intervista al Mattino, nella quale annuncia la sua nuova formazione politica che ha già avuto il placet di Berlusconi. E poi conferma l’esistenza di un piano su Renzi premier per il PdL, ma …
A cura di Biagio Chiariello
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Sgarbi e il Partito della Rivoluzione Io sono l'alternativa a Grillo

La soluzione al vertiginoso calo di consensi del PdL si chiama Vittorio Sgarbi. Parola dello stesso critico d'arte che, in un'intervista al Mattino, si propone come il salvatore del partito di Silvio Berlusconi. Secondo il critico d'arte «se tutto rimane come ora, il Pdl è in caduta libera e rischia di perdere elettori a favore di Grillo. A meno che non trovi al suo interno un'alternativa al leader del M5S». E in tal senso Sgarbi è certo di essere «io questa alternativa» (non Gerry Scotti, dunque). Trovano quindi la conferma del diretto interessato, le dichiarazioni dell'ex premier che su Facebook ieri aveva scritto di «un progetto per un nuovo partito» presentatogli «da una persona amica, che è Vittorio Sgarbi». Questo nuovo partito si chiama "Partito della Rivoluzione" e l'ex sindaco di Salemi lo presenterà il prossimo 14 luglio.Il Cavaliere «ha detto di sì – spiega Sgarbi – Ben vengano le liste di Sgarbi, Santanchè, Montezemolo, una diga per fermare la fuga di voti. Si potrebbe arrivare anche al 30% con tutte le liste che gravitano nel centrodestra».

Sgarbi, dunque, è il nuovo uomo del PdL. Tuttavia l'opinionista e personaggio tv ferrarese, che qualche giorno fa ha riconosciuto la sua terza figlia, afferma che al suo posto sarebbe potuto esserci il sindaco di Firenze, Matteo Renzi. Sgarbi ha infatti conferma che sul tavolo di Berlusconi è passato un dossier "Renzi a Palazzo Chigi", come anticipato dall'Espresso. Ma non sarebbe scattata la scintilla da parte del Cavaliere: «È stato un mio uomo che ha presentato questo progetto nel quale Renzi diventerebbe il capo dell'area di centrodestra. Ma secondo me non ha senso, l'ho detto al mio amico Volpe Pasini. Il fatto è che nello scontro diretto con gli altri leader, Berlusconi vincerebbe sempre, ma non con Renzi». Poi precisa: «E' un bravo ragazzo ma non ha niente di originale. È uno di quelli che dividono il mondo in bene e male, con il bene che sta solo a sinistra». E anche se piace «a Verdini, Dell'Utri», non sarà lui a correre per le politiche del 2013 col partito di Berlusconi.

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