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Sfrattato, con tutta la famiglia si barrica nel cimitero: “Voglio una casa”

Un impiegato comunale, da mesi senza abitazione, si è barricato, disperato, insieme alla moglie alle due figlie di 27 e 30 anni nella sala mortuaria del cimitero di Pontecagnano (Salerno).
A cura di Biagio Chiariello
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Una forma di protesta quanto mai singolare, quella inscenata  questa mattina nel cimitero di Pontecagnano Faiano (Salerno). Un uomo si è barricato nella sala mortuaria perché da circa tre mesi vive in auto assieme alla moglie e alle due figlie di 27 e 30 anni. Il protagonista della insolita vicenda, è un impiegato del comune dei Picentini, addetto proprio ai servizi cimiteriali. Sembra che all'uomo, dopo aver perduto la casa per uno sfratto, fosse stato promesso da qualche tempo un alloggio, ma ad oggi si trovava ancora senza un tetto sotto il quale dormire. Sul posto sono arrivati i carabinieri della compagnia di Battipaglia e il sindaco Ernesto Sica.

Dopo qualche ora di trattativa, l'uomo ha desistito grazie anche alle rassicurazioni del primo cittadino di Pontecagnano. Ora si trova provvisoriamente in albergo, insieme ai familiari. "E' stato un intervento doveroso – ha detto il sindaco Sica – per dimostrare la vicinanza delle istituzioni ai cittadini che soffrono questo particolare momento di crisi. Si tratta di una soluzione tampone e il problema verrà affrontato al più presto per cercare una soluzione definitiva. In questo momento, però, i comuni si trovano a dover affrontare esigenze simili, sempre più frequenti con i pochi, quasi nulli, fondi a disposizione per le politiche sociali. Sarebbe ora che il governo affrontasse con la dovuta tempestività ed in maniera sistematica anche questa questione".

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